Netta smentita, attraverso un comunicato stampa, di quanto dichiarato nei giorni scorsi dal segretario Udc torrettano, Carmine Basile. Arriva infatti nel giro di poche ore l’intervento di Luciana Gaccione, Responsabile Udc della Calabria, Disabilità e terzo Settore, secondo la quale niente di quanto affermato dal segretario è stato mai deciso.
“Durante la riunione del 14 novembre scorso, – si legge in una sua nota stampa – si è discusso solo ed esclusivamente su quale poteva essere la linea politica futura del partito da adottare, eventualmente, alle prossime comunali ma di certo non è stata presa nessuna decisione definitiva né tantomeno è stata votata una linea all’unanimità e non esiste un verbale “nero su bianco” firmato dai presenti che confermi quanto scritto dal segretario, come non esistono verbali dalle riunioni già svolte da un anno a questa parte.”
Il Direttivo attualmente in vigore, dice la scrivente, è quello ufficializzato il giorno del Congresso e non ne esiste un altro, ma dei presenti alla suddetta riunione, alcuni non sono mai stati ufficializzati nel Direttivo ed altri non sono neanche tesserati. Solo “invitati”, ma non certo da considerarsi componenti dell’organismo stesso. Tra l’altro, aggiunge che in una delle riunioni sono state escluse due componenti senza che le stesse fossero mai state convocate e senza un verbale che ne attesta l’uscita: “Non si possono fare dichiarazioni non vere senza che le cose siano regolari e devono essere sottoposte all’Assemblea che risulta, non essere tenuta in considerazione.”
“Ma ancor più gravi – si legge nel comunicato – sono le macchinazioni che continuano a convivere con riunioni all’apparenza regolari, smentite puntualmente alla fine di ogni incontro, dove pochi lavorano all’insaputa di altri su eventuali liste future, facendo nomi di alcuni membri del partito che vengono pesati e valutati come a un mercato. Questo non è ammissibile e nessuno può permettersi di sminuire nessuno.”
Un partito allo stato evidentemente spaccato, nel quale, secondo la Gaccione, “Chi crede che esso sia da usare come bandiera per nascondersi, con una finta politica di confronto, non ha capito che c’è chi non ci sta, facendo da burattino a qualcuno che ha già deciso per tutti.”
Le recenti affermazioni del segretario, a parere dell’esponente regionale dell’Udc, “suggerite chissà da chi e perché”, comportano che oggi il partito è più diviso che mai: “Ci auguriamo pertanto, che prima di rilasciare dichiarazioni in nome del Direttivo si abbia almeno la compiacenza di parlarne con gli interessati e non prendendo decisioni autonome.”
In conclusione viene chiesto al Basile un’attenta riflessione “sul suo comportamento e sulle sue capacità di rappresentante politico del partito”, avendo dimostrato chiaramente “di non essere a favore dell’unità”.
“Nel frattempo, – conclude la nota – informiamo che un gruppo consistente del Direttivo (ufficiale) e degli iscritti al Partito stesso, intende autosospendersi dalla Sezione Udc di Torretta, fino a che non saranno chiariti certi aspetti da chi di dovere, prendendo le distanze da finte notificazioni e da pettegolezzi spiccioli contro chi non vuole essere usato ad hoc.”