“Ciro’ Marina per il No”. I Giovani di Forza Italia hanno fondano il comitato per il No alla riforma della Costituzione. “Il comitato, si legge in una lunga nota diffusa dal coordinatore, Romano Liotti, ha come finalità ultima la divulgazione e la spiegazione ai cittadini delle ragioni del no a questa riforma costituzionale”. “Una riforma non esemplare, poco chiara sotto molti aspetti – soprattutto il nuovo art. 117 circa le ripartizioni di competenze legislative tra Stato e regione – ed anche scritta male poichè presenta gravi problemi sistematici di carattere giuridico prima che politico” afferma Liotti. “Non bisogna essere dei giuristi, dei costituzionalisti o in generale avere una laurea in giurisprudenza per capire che questa è una brutta riforma, forse la peggiore proposta mai elaborata; non a caso in tutta Italia stanno nascendo i comitati a favore del No a cui stanno aderendo molti personaggi illustri -anche di sinistra- e cultori della materia” continua il giovane azzurro.“Abbiamo deciso di aderire ai comitati per il NO del centrodestra e speriamo di fondarne uno per ogni comune della provincia crotonese sfruttando la rete che i giovani di Forza Italia prov. Kr hanno creato in questi anni di coordinamento con impegno e abnegazione”.
“Iniziamo, dunque, con Cirò Marina -precisa il neo presidente- per poi passare a Crotone, Isola, Rocca di Neto, e gli altri comuni ove saremo attivi e operativi con diverse iniziative: banchetti e gazebo nelle piazze della provincia per distribuire il nostro materiale illustrativo e per incontrare le persone a cui cercheremo di far capire quanto sia importante la partecipazione al referendum e votare per il NO. A settembre organizzeremo un grande evento da svolgere proprio qui a Cirò Marina con tanti ospiti importanti, membri del comitato e non, che hanno già dato la loro disponibilità a essere presenti, tra cui l’On Roberto Occhiuto (FI), responsabile regionale dei comitati per il NO”. Molti i punti di questa riforma che non piacciono ai giovani azzurri, primo fra tutti la trasformazione del Senato in una camera federale i cui membri saranno scelti dai vari consigli regionali e solo da pochi sindaci per ogni regione. “Si toglie ai cittadini il diritto già abbastanza leso di scegliere direttamente i propri rappresentanti – ci spiega Liotti – e non dobbiamo dimenticare che questa riforma è strettamente legata all’“Italicum”, la nuova legge elettorale fatta da Renzi, che prevede un premio di maggioranza alla lista che vince le lezioni a discapito delle minoranze e contro ogni logica democratica”. “Contestiamo anche il metodo di questa riforma che è frutto di una scelta fatta da una ristretta cerchia di donne e uomini vicini al premier e votata da una maggioranza risicata e ballerina in continuo cambiamento, mentre (come impone il buon senso) riforme importantissime per la vita amministrativa, politica e giuridica del Paese dovrebbero essere il più largamente condivise”. “Il referendum di ottobre si avvicina ed è nostro compito non lasciarci scappare l’opportunità di mandare a casa Matteo Renzi, il quale più volte ha dichiarato che quello sulla riforma costituzionale sarà un voto sull’operato del suo Governo, al quale ovviamente noi non possiamo che dare un giudizio negativo”.