Il mondo intero continua a piangere le migliaia di morti causati da COVID-19 ed il presidente del Frosinone Maurizio Stirpe continua a dettare l’agenda di come si dovrebbe comportare la Figc a proposito della continuazione o meno dei campionati di serie A e B.
L’Italia è nella fase più critica da quando il Coronavirus si è presentato provocando ammalati e morti. Dai dati che si ascoltano attraverso gli Enti proposti, il contagio ed i morti da COVID-19 stanno diminuendo e la curva è in discesa. Ed è proprio in questa fase che occorre mettere in essere la massima accortezza e rispettare le direttive del Governo Nazionale. In ogni competizione sportiva occorre dosare le forze per non crollare in prossimità del traguardo. Se poi alla meta si arriva primi significa aver gestito al meglio la corretta gestione della competizione agonistica. Le scappatoie per centrare la meta lasciano il tempo che trovano. Tutto tornerà come prima, anche l’attività calcistica e le altre manifestazioni sportive. È questione di qualche settimana ancora e poi nel ricordo di quanti hanno perso la vita si tornerà a parlare di tutto e di più.
I campionati dovrebbero ripartire, stando alla volontà della Figc, anche se probabilmente ancora a porte chiuse. L’importante che si torni a giocare così si farà anche la felicità del presidente Stirpe che potrà chiedere ai suoi giocatori, e non al tribunale, di lottare per conquistare la massima serie. Il presidente del Crotone fin dalla sospensione dei campionati non ha mai lasciato dichiarazioni di come si dovrebbero concludere si è impegnato nel sociale fornendo personale e mezzi per sanificare la Città. Gli Squali continuano ad allenarsi nelle proprie abitazioni seguiti via streaming dal tecnico Stroppa e dai preparatori atletici.
A rotazione rilasciano dichiarazioni da casa via streaming di come passano l’intera giornata e cosa pensano dell’attuale momento che si sta vivendo.
L’ultimo pitagorico in ordine di tempo ad aver rilasciato dichiarazioni è stato Junior Messias, due figli Emanuel (4 anni), Muguel (7 anni a fine aprile). Arrivato a Crotone nell’attuale stagione proveniente dal Gozzano, si è subito messo all’attenzione dei tifosi per grinta e attaccamento alla maglia con ventiquattro partite e tre gol. La sua grande aspirazione conquistare sul campo la promozione nella massima serie.
“E’ un momento molto triste – ha dichiarato Messias – e posso solo ringraziare Dio per la mia famiglia e per tutti i miei conoscenti che stanno bene. Coloro che vivono la vera difficoltà sono le persone che stanno perdendo familiari o amici, oppure coloro che stanno combattendo da vicino questo virus come i dottori e gli infermieri. E’ un momento di riflessione, dobbiamo capire e rivedere i nostri concetti, dobbiamo vedere quali sono realmente le nostre priorità. Diamo valore alle cose solo quando le perdiamo come sta accadendo in questi giorni, come stare a casa senza vedere nessuno. Dobbiamo sempre aiutarci gli uni con gli altri”. “Cerco di mangiare in modo corretto e di allenarmi nel migliore dei modi possibile. Ovviamente non è come allenarsi al campo, ma cerco di mantenermi in forma. Mi piace molto giocare con i miei figli e cerco di farli divertire”. Sull’eventualità di riprendere a giocare il suo pensiero è stato: “per me sarebbe una cosa bella, però bisogna pensare prima alla salute delle persone e non si deve mettere a rischio nessuno”. E parlando del contagio da coronavirus a fatto presente qual è la questione in Brasile suo Paese: “In questo momento la situazione è più tranquilla rispetto all’Italia e all’Europa, ma stanno iniziando a salire i decessi. In Brasile come in altre zone del mondo non ci sono strutture attrezzate, dobbiamo pregare e avere fede”. Per quanto riguarda l’attuale stagione Messias ha dichiarato: “Non è facile partire dal campionato amatori ed arrivare a giocare in una squadra di alto livello in Serie B. Sono molto contento e spero sempre di arrivare il più in alto possibile perché credo che posso far sempre di più. Non è stato facile, in passato avevo pensato anche a smettere di giocare, ma Dio mi ha dato la forza e devo ringraziarlo. Sono molto credente e la fede è stata la chiave di tutto ciò perché, nei momenti di difficoltà, puoi contare solo su te stesso e Dio”. Messias ha sempre vissuto al nord ed a proposito di Crotone ha detto: “quando mi è arrivata la chiamata del Crotone ho accettato subito. Mi sono adattato molto bene al Sud e mi trovo benissimo con tutti, dalla Società ai compagni, con i tifosi e con tutta la gente che è molto calorosa”.