E’ quanto emerge da un nuovo studio condotto da ricercatori dalla “Long Island University”, presentato a Experimental Biology a San Diego- notizia apparsa recentemente su ”La Repubblica”. La spezia contiene un componente che induce le cellule tumorali a suicidarsi- si legge . “I risultati della ricerca- prosegue la nota- dimostrano che il composto induce l’apoptosi – ovvero il ‘suicidio cellulare’ – in questi bersagli. I ricercatori stanno cercando di capire in che modo la sostanza induca le cellule tumorali a suicidarsi”. Il tumore della prostata è uno dei tumori più diffusi nella popolazione maschile e rappresenta circa il 15 per cento di tutti i tumori diagnosticati nell’uomo.
Anche se il lavoro è ancora in una fase preliminare, i primi dati sono giudicati estremamente promettenti dagli scienziati. “Un vantaggio significativo- si legge sulla nota- è che l’origano è usato comunemente negli alimenti”, dunque questo potrebbe tradursi in una “diminuzione del rischio di gravi effetti tossici” usando questa sostanza come un’arma anti-cancro. “Se lo studio continuerà a dare risultati positivi, ha affermato lo scienziato “Bavadekar” che si è occupato della ricerca- questa super-spezia può rappresentare un approccio molto promettente per aiutare i pazienti con cancro alla prostata”. L’origano è una spezia molto usata ed apprezzata nella cucina mediterranea, a Cirò è presente in tutte le salse, arrosti, nelle insalate, molto usato nelle tisane. Ha molte proprietà benefiche: ”Antisettico, antispasmodico, digestivo ed espettorante. L’infuso a base di origano è perfetto per curare gli stati da raffredamento e influenzali, tosse, tracheite e problemi a livello gastro-intestinale come meteorismo e difficoltà digestive come digestione lenta, acidità e bruciori di stomaco. Essendo un ottimo antisettico, l’origano tiene lontano virus e batteri. L’origano trova utilità anche ad uso esterno: perfetto nei suffumigi per curare i sintomi dell’asma e della bronchite, proprio come facevano e fanno ancora i nostri nonni. Per questo ancora oggi è sempre presente nella cucina cirotana.