
Mario Ferrante eletto Presidente del Consiglio Nazionale di Libertà è Democrazia, al Primo Consiglio Nazionale del Partito a Bassano Romano (VT). Questo primo Consiglio Nazionale è stato, a tutti gli effetti, un momento costituente. Con 248 delegati da tutta Italia, compresi i Coordinatori Regionali, Provinciali e Cittadini, Libertà è Democrazia ha assunto una forma politica compiuta: abbiamo definito l’Organigramma Nazionale, gli equilibri interni, le linee guida e le strategie territoriali.
È il passaggio da un progetto culturale e valoriale – nato dentro l’esperienza della Fondazione Forum DSC – a un soggetto politico organizzato, pronto a misurarsi con la realtà dei territori e delle istituzioni.
È stato scelto Bassano Romano, un piccolo centro della Tuscia viterbese, e in particolare il Monastero di San Vincenzo Martire, come luogo di questo primo Consiglio simbolico, che ha un grande significato. Bassano Romano è stato un modo concreto per dire che LeD nasce nei territori, tra le persone. Il segnale della Chiesa è stato forte, sottolineato anche durante la Santa Messa, nell’omelia di Mons. Goma nella Chiesa del Monastero.
Il Monastero di San Vincenzo Martire richiama silenzio, ascolto, interiorità. Abbiamo aperto e chiuso i lavori con la celebrazione eucaristica, non per trasformare il Consiglio in un rito, ma per ricordarci che la politica, se vuole essere alta, ha bisogno di radici spirituali e morali. In un’epoca di rumore permanente, iniziare in un monastero significa dire che prima di deliberare occorre pensare, e prima di parlare occorre ascoltare.
La scelta di un luogo monastico segna con chiarezza la vicinanza del Partito Libertà è Democrazia alla Chiesa: non una vicinanza di facciata, ma il riconoscimento grato di una tradizione spirituale e intellettuale – quella ecclesiale e, in particolare, della Dottrina Sociale della Chiesa – che consideriamo la nostra sorgente ideale e il nostro orizzonte di riferimento.
In questo percorso emerge con forza anche la figura del Fondatore del Partito, il Prof. Arch. Giancarlo Affatato, Segretario e Coordinatore Nazionale di Libertà è Democrazia.
Il ruolo del Segretario Nazionale Giancarlo Affatato è stato ed è decisivo. Senza il suo lavoro instancabile di questi anni, prima nella Fondazione Forum DSC e poi nella fase di gestazione del partito, oggi non saremmo qui a parlare di un Consiglio Nazionale, ma al massimo di un’idea generosa. Affatato ha avuto il coraggio di fare ciò che spesso nel mondo cattolico si evita: passare dall’impegno culturale e sociale all’assunzione di una responsabilità politica organizzata.
Ha saputo tessere relazioni, coinvolgere energie diverse, mantenere ferma la barra sulla Dottrina Sociale della Chiesa e, al tempo stesso, aprire il progetto a competenze laiche e pluraliste. Se Libertà è Democrazia oggi può dire di aspirare ad essere “Un Partito Nuovo”, lo deve alla sua visione e al suo lavoro tenace.
Durante il Consiglio sono state nominate le principali cariche dell’Organigramma Nazionale:
- Nuccio Cusumano, Presidente del Partito
- Mario Ferrante, Presidente del Consiglio Nazionale
- Senatore Luigi Vitali, Capo della Segreteria Politica
- Dott.ssa Cheti Cafissi, Coordinatore Politiche Femminili
- Dott. Marco Garsia, Coordinatore Politiche Giovanili
Questo esprime un equilibrio fra competenze diverse: esperienza parlamentare, conoscenza istituzionale, guida politica e coinvolgimento delle giovani energie. È una leadership plurale, non costruita su un uomo solo al comando.
I temi emersi nei due giorni di lavoro a Bassano Romano sono tre:
- Centralità della persona: famiglia, natalità, giovani, lavoro, welfare, sanità, scuola, fragilità.
- Ricostruzione del rapporto cittadini–istituzioni, per ridare fiducia a un elettorato disilluso.
- La pace in senso pieno, come giustizia, equità, rispetto del diritto e convivenza.
Il partito si ispira alla Dottrina Sociale della Chiesa. Essa fonda l’agire politico su quattro pilastri: dignità della persona umana, bene comune, sussidiarietà e solidarietà. Sono i criteri su cui misurare programmi, proposte e alleanze.
Viviamo un tempo di disorientamento culturale: cancel culture, decostruzione della famiglia, scristianizzazione, proliferare di “metadiritti”. In questo scenario, la Dottrina Sociale della Chiesa non è un museo di idee, ma una bussola viva: non dà risposte automatiche, ma un metodo.
Don Sturzo nel 1919 fondò il Partito Popolare come ingresso maturo dei cattolici nella vita democratica. Dopo la fine della DC e decenni di diaspora politica, oggi riemerge l’esigenza di un soggetto politico identitario, autonomo, radicato nei valori cristiani. Libertà è Democrazia vuole essere la casa di quei credenti che non si riconoscono nella destra e nella sinistra attuali.
L’università mi ha insegnato la responsabilità dell’argomentazione e il rispetto del tempo lungo: un partito vero cresce nella storia, non in un giorno. A Bassano Romano sono state poste le fondamenta. La verifica sarà nei territori, nell’azione, nella concretezza.
A Bassano Romano non è nato il “partito di qualcuno”, ma una comunità politica guidata dal suo fondatore, Prof. Arch. Giancarlo Affatato, Segretario Politico e Coordinatore Nazionale. Il progetto crescerà se manterrà rotta, coerenza e radici.
Se tra qualche anno potremo dire che è nata una nuova generazione di dirigenti politici, allora il percorso avrà senso. Il lavoro comincia ora, insieme ai cittadini, per una politica che torni a essere servizio, non spettacolo.
Da professore ricordo agli studenti che il valore di un corso si misura alla fine, non alla prima lezione. Così questo Consiglio Nazionale è la “lezione zero”. Il voto lo darà il tempo. E i cittadini.
Avanti insieme, con il suo leader Giancarlo Affatato.




