
Cirò Marina – Palazzo Porti, 29 agosto 2025. Non un semplice incontro letterario, ma un viaggio nella memoria e nelle ferite personali. Così è stata la presentazione del libro “L’ingenuità che uccide” di Tommasina (Masina) Crugliano, edito da Graus Edizioni, che ha commosso e fatto riflettere il pubblico di Cirò Marina.
Tommasina Crugliano, originaria di Cirò Marina, ha scelto di raccontarsi senza veli. Nel libro, uscito a maggio, ripercorre la sua vita, i legami familiari, la storia del suo paese e, soprattutto, gli episodi dolorosi e violenti che l’hanno segnata.
Con voce sincera, ha confessato che la stesura è stata anche una ferita riaperta: “Scrivendo ho dovuto ricordare parti della mia vita che avevo accantonato, in alcuni casi dimenticato. Riprenderle è stato come riviverle, con tutto il dolore che portano con sé”.
Durante la presentazione, è emerso con forza il ruolo di chi ha accompagnato Masina in questo percorso. Alice Balistreri, che ha moderato l’incontro, è stata anche una presenza costante durante la scrittura: la spronava a non fermarsi, incoraggiandola a raccontare dettagli ed emozioni, anche attraverso chiamate e videochiamate. Una vicinanza discreta ma fondamentale, che ha reso possibile la nascita di un libro così intimo e autentico.
Un altro tassello decisivo è stato l’incontro con Pietro Graus, direttore della casa editrice. Nel suo intervento ha ricordato come abbia spinto Tommasina a non tenere chiuse dentro di sé quelle esperienze, ma a trasformarle in testimonianza scritta: un modo per aprirsi, mostrarsi al mondo e al tempo stesso dare voce a chi ha vissuto esperienze simili.
Il pubblico ha potuto ascoltare anche l’intensa interpretazione dell’attrice toscana Francesca Brandi, autrice della prefazione del libro. Con la sua sensibilità ha letto in anteprima alcune pagine inedite, episodi forti e violenti che hanno toccato profondamente i presenti, lasciando in sala un silenzio carico di emozione.
L’assessora alla Cultura Mariagrazia Panebianco, intervenuta a nome dell’amministrazione comunale, ha ribadito l’impegno a valorizzare il libro e a portare la sua testimonianza nelle scuole, come strumento educativo e di prevenzione contro ogni forma di violenza.
Presente anche Virginia Marasco, in rappresentanza delle politiche culturali che hanno portato Cirò Marina a ottenere la prestigiosa qualifica di “Città che legge”, un riconoscimento nazionale che conferma la volontà della comunità di promuovere la lettura e l’educazione come strumenti di crescita.
La presentazione di “L’ingenuità che uccide” è stata molto più di un evento culturale: è stata una catarsi collettiva, un invito a riflettere su quanto la vita, con le sue ferite, possa diventare insegnamento e testimonianza.
Con coraggio, Masina Crugliano ha scelto di condividere il proprio dolore trasformandolo in parole, e questo gesto, accolto con commozione dal pubblico, rappresenta un dono non solo per Cirò Marina, ma per chiunque vorrà lasciarsi attraversare da questa storia.
Così, da Palazzo Porti, Cirò Marina ha lanciato un messaggio forte: la letteratura non è solo memoria, ma strumento di liberazione, crescita e consapevolezza collettiva. “L’ingenuità che uccide” invita i lettori a scoprire un libro che appartiene a tutti, perché parla di dolore, coraggio e verità.








