

Un’aula consiliare raccolta, un clima di profonda emozione e un discorso che ha saputo trasformare un momento istituzionale in un tributo umano di rara intensità.
Così il Presidente del Consiglio Comunale Ferdinando Alfì ha salutato il Sindaco — oggi Onorevole Ferrari — nel corso della seduta dedicata ai ringraziamenti e agli auguri per il suo nuovo incarico di Consigliere Regionale.
Nel suo intervento, il Presidente ha ripercorso gli anni di collaborazione con Ferrari, ricordando come l’esperienza condivisa abbia rappresentato “una vera lezione di vita”, capace di andare oltre la dimensione formale dell’impegno politico. Non solo un Sindaco, dunque, ma un punto di riferimento personale e istituzionale.
Il Presidente ha descritto Ferrari come “un uomo di grande visione e profondo senso delle istituzioni”, capace di coniugare fermezza e ascolto, autorevolezza e umanità. Un leader, ma prima ancora un maestro: “Ho avuto modo di conoscere – ha detto – una persona capace di unire alla forza del ruolo la leggerezza dell’umanità”.
Nel corso del discorso, non sono mancati i ringraziamenti per la fiducia ricevuta negli anni, per la disponibilità al confronto e per quella saggezza che, a detta del Presidente, continuerà a rappresentare un faro anche per il futuro del Consiglio: “Il suo esempio resterà un punto di riferimento per molti di noi, capace di illuminare il nostro modo di agire e di vivere la cosa pubblica”.
A nome di tutto il Consiglio Comunale, il Presidente ha espresso gli auguri per il nuovo percorso istituzionale del Sindaco, certo che anche in Regione Ferrari saprà portare “la sua competenza, la sua determinazione e la sua profonda umanità”.
Il saluto finale è stato tra i momenti più toccanti: un ringraziamento che ha assunto il tono di un riconoscimento pubblico ma anche profondamente personale. “Grazie, Sindaco — ha concluso il Presidente — per averci ricordato cosa significhi davvero servire la propria comunità”.
L’intera aula, al termine dell’intervento, ha voluto sottolineare con un lungo applauso la gratitudine e l’affetto verso una figura che ha segnato in modo indelebile la vita amministrativa della città.





