Da molti anni, oramai, gli Scaut Raider di Cirò Marina, si rendono promotori della diffusione della “Luce di Betlemme”, detta anche lampada della pace. Quest’anno, i tanti amici della “Luce della Pace da Betlemme”, che sostengono gli sforzi degli organizzatori di Trieste, da dove parte la lampada hanno voluto riconfermare il loro impegno per diffondere questo simbolo che, domenica 23 scorso ha trovato un’occasione importante per consegnarlo alla comunità locale. Infatti, domenica , era presente nella comunità locale S.E. il Vescovo, mons. Graziani che ha dato i sacramenti della cresima nella chiesa di San Nicodemo. E’ stato così, che in una chiesa gremita più del solito, gli Scaut Raider gli Adultiraider e i fratelli scaut dell’Assoraider di Cirò Marina, si sono dati appuntamento nella mattinata e hanno consegnato la luce alla Chiesa, portandola fino all’altare dove, i fedeli, dopo la santa messa hanno potuto accendere le loro lampade e portare nelle loro case questo simbolo che oramai da anni accompagna la richiesta di pace nel nostro territorio.
Una cerimonia che nei giorni scorsi, simbolicamente, ha visto questa cerimonia essere sottolineata anche dal telegiornale nazionale. Infatti, raggiunti telefonicamente dallo scaut Franco Nerbi di Roma, i responsabili dell’organizzazione della diffusione della luce di Betlemme, Raffaele e Lilian, di Trieste, sono stati contattati e invitati a guardare la televisione perché si sarebbe vista la sua “storica” lanterna rossa nelle mani del Papa. Aveva infatti portato la lanterna, accompagnato da padre Lombardi che fu assistente nazionale scout del MASCI, in Vaticano perché la “Luce” era stata richiesta. Così guardando il telegiornale si è visto il nostro Pontefice prelevare la fiammella dalla lanterna rossa e accenderne una più bella che poi è stata mostrata alla finestra dal Papa mentre un commentatore spiegava che quella fiammella arrivava da Betlemme. Sapere che proprio quella fiammella ha fatto tanta strada e che è la stessa che arde nelle case di tanti, potrà sicuramente rendere felici i tanti fedeli che ogni anno si affidano a questa importante simbologia per chiedere pace, fratellanza, solidarietà, tolleranza. Un impegno che gli scaut raider di Cirò Marina, per primi hanno portato e che continueranno a farlo negli anni.