Allerta 3. Il Comune con il sindaco in testa già da ieri sera ha disposto una unità di crisi permanente. Raggiungiamo infatti lo stesso sindaco telefonicamente che da questa notte, in qualità di primo cittadino e poi responsabile di protezione civile segue costantemente le operazioni di intervento e salvaguardia delle principali criticità. Non aiuta in questo momento il mare che con la sua forza 9, ha costretto lo stesso Sindaco a diramare un’ordinanza di divieto di circolazione su tutto il lungomare. Al di là della difficilissima e precaria situazione, percorriamo la città e la prima cosa che balza agli occhi è, questa volta, la città non è stata trovata impreparata. La solidarietà e collaborazione di molti cittadini, imprese, volontari, ha fatto sì che non si verificasse l’alluvione del 19 scorso. Pompe azionate da trattori, centinaia di metri di tubi collegati con le zone critiche, vedi scuola Don Bosco, favoriscono il deflusso dell’acqua impedendo alla stessa di invadere negozi, abitazioni, strutture. Importante anche il lavoro di pulizia attivata nei giorni successivi all’alluvione del 19 scorso, che ha aperto molte vie di fuga per la pioggia torrenziale che sta tutt’ora cadendo.
Rendere le operazioni ancor più complesse e difficili, soprattutto per gli operatori che lavorano sulle ruspe, sui mezzi di pronto intervento, come dicevamo, il mare, forza 9 che con la sua forza stà creando moltissimi danni, sia ambientali che alle strutture pubbliche e private. Il Sindaco ci ha riferito che attenderanno l’evolversi della situazione fino al tardo pomeriggio, poi saranno prese eventuali altre decisioni in merito al prolungamento delle ordinanze per le scuole ed altri servizi se questi risultassero non agibili o in gravi situazioni di precarietà. Intanto, la cittadinanza sta facendo la sua parte. Poche macchine in giro, sacchetti di sabbia sugli usci delle case e dei negozi. In sostanza, pur privi di mezzi, causa la mancanza di dotazione di mezzi di pronto intervento da parte della protezione civile regionale, la città sta affrontando questa ennesima emergenza con determinazione. Gravi i danni fino ad oggi subiti e si spera che al più presto, il governo accolga la richiesta di calamità naturale per sostenere e riparare i costi elevati prodotti da questa eccezionale ondata di precipitazioni, che ancora, non si sa quanti e quali danni ha prodotto se non dopo una sera ed approfondita analisi dei fenomeni corrosivi e di infiltrazione delle acque nei terreni. In alcune zone costiere, sembra che il mare stia scavando al di sotto, con il conseguente pericolo di frana dei terreni e delle costruzioni su di essi edificati. Intanto, si raccomanda a tutti di non muoversi da casa per facilitare il lavoro di chi, con grande senso civico sta lavorando e soccorrendo chi di bisogno.