“La strage nella redazione del giornale satirico francese “Charlie Hebdo” rappresenta, oltre che un delitto orribile, un attacco senza confini alle libertà ed alla democrazia, che non può essere sottovalutato, perché mina le fondamenta della moderna società” lo afferma Salvatore Pane, consiglio nazionale Partito Socialista Italiano. “Non si è di fronte ad un aberrante episodio isolato, ma al crescendo di un clima di fanatismo e di violenza inaudita, in nome del profeta, sconfessato, però, dalle diverse comunità islamiche, pacificamente inserite nei diversi contesti sociali e territoriali del nostro Paese, dell’Europa e del mondo. La grande manifestazione di Parigi, con la partecipazione spontanea di milioni di persone ed alla presenza di oltre 50 capi di stato e di governo, evidenzia la piena consapevolezza, della gente comune e delle istituzioni, della gravità di quanto accaduto; paragonabile, per finalità e crudeltà, ad un nuovo “11 Settembre”, inaugurato con le Torri Gemelle ed arrivato all’ombra della Torre Eiffel”.
“E’ una guerra dichiarata – continua Pane – che va affrontata con il coordinamento delle varie intelligence, per contrastare i sanguinari neo califfati, dediti anche all’azione di proselitismo di mercenari, che vengono armati contro i loro stessi paesi di origine o di residenza. Una guerra fra la civiltà e la barbarie, da combattere, soprattutto, con l’arma delle idee e con azioni, che tendano al rispetto degli altri, alla pacifica convivenza ed alla integrazione; per contrastare le centrali del terrore ed i fanatici che le guidano e per depotenziare le loro campagne di penetrazione in vari paesi dell’Europa e del resto del mondo. Apprezzabile, pertanto, ogni iniziativa, organizzata o singola presa di posizione, dalle manifestazioni di piazza, all’articolo di giornale (che fa più paura perché colpisce le coscienze), al dibattito, al confronto sul web, etc… Bisogna mantenere costante la tensione su questi temi fondamentali, delle libertà e della democrazia, perché il terrorismo fondamentalista si combatte quotidianamente, con azioni repressive, ma, anche e soprattutto, preventive, non alimentando sentimenti di xenofobia, ma di confronto e di integrazione, nel rispetto della legalità dei paesi ospitanti e per la costruzione di una moderna società globale e multiculturale, dove ognuno possa essere cittadino del mondo; in una società, ad alto tasso di democrazia, dove la satira politica, non sia pretesto di improprie guerre di religione, ma sia finalizzata a sorridere degli altri e di sé stessi”.