La presenza del fabbricato in loc. Piano Mulino del comune di Crucoli in prossimità fiume Nicà, per la sua vicinanza all’alveo fluviale aveva destato qualche perplessità a una pattuglia del Corpo forestale in perlustrazione nella zona. In seguito ad accertamenti eseguiti presso l’ufficio tecnico comunale è emerso che il manufatto era privo di qualsiasi titolo che ne abilitasse la costruzione. Il fabbricato, in corso di edificazione, è realizzato in blocchetti di calcestruzzo e sorge in un’area demaniale dello Stato. Il fabbricato è privo di copertura e di infissi. L’area di sedime è soggetta a vincolo paesaggistico – ambientale in quanto ricadente nella fascia di 150 m dalla sponda del fiume Nicà.
È, altresì, inserita nelle aree di attenzione per quanto concerne il rischio idraulico, nonché nelle aree storicamente inondate censite dal PAI (Piano d’assetto idrogeologico) della regione. In dette aree di attenzione sono vietate tutte le opere ed attività di trasformazione dello stato dei luoghi e quelle di carattere urbanistico ed edilizio. In seguito ad accertamenti è emerso che la presunta responsabile, una donna di 67 anni nativa di Cirò e residente a Cariati (CS), già concessionaria dell’area. I canoni di concessione, peraltro, non risulterebbero pagati dal 2000. Essa è stata segnalata alla Procura della Repubblica per costruzione abusiva in violazione anche alla normativa paesaggistica.