E’ stato un fine d’anno particolarmente intenso, quello appena conclusosi, per il warpedo, disciplina nata grazie al maestro Giuseppe Romeo qui a Torretta e che dal 2013 ha ufficialmente un settore Nazionale CSEN regolarmente iscritto al registro CONI. E proprio nella terra d’origine, per la prima volta, si sono incontrati a fine novembre scorso più di cento atleti provenienti da diverse scuole calabresi: WPD Soverato (diretta dal m° Piero Lagani), WPD Torre Melissa e Cirò Marina (m° Francesco Pirillo), WPD Crucoli Torretta (m° Giuseppe Romeo), WPD Trebisacce (Emanuele Fiore). Una giornata di festa per i piccoli e grandi “guerrieri della pace”. Presenti all’ evento il Consigliere Nazionale Fiw Piero Lagani, il Consigliere Nazionale Csen Pino Tarantino, ed il Sindaco di Crucoli, Domenico Vulcano. Lo stage è stato diretto personalmente da Romeo, in qualità di direttore tecnico nazionale, e si è svolto in due sessioni: dalle 16,00 alle 17,30 per i bambini e dalle 17,30 alle 19,00 per i giovani. Durante la manifestazione sono stati trattati tanti argomenti inerenti al warpedo: dall’ arte del saluto, alle tecniche di pugno, calci, proiezioni, lotta a terra, alle forme tradizionali. Nota positiva è stata la forte presenza di spettatori che hanno seguito lo stage con interesse e passione e reso la giornata ancora più bella e tutti gli atleti hanno ricevuto un attestato di partecipazione FIW – CSEN.
La famiglia Warpedo cresce sempre di più, ha detto Romeo, e per il 2016 gli obiettivi principali saranno le aperture di nuovi team fuori Regione, che insieme alle sedi di Treviso andranno a completare il panorama Nazionale. Stiamo parlando di un’arte marziale mista tutta in Italiana, diffusa principalmente nelle regioni del sud Italia fin dal 2002, e che a sua tutela ha una sola federazione, la FIW (Federazione Italiana Warpedo). Il direttore Tecnico Nazionale, com’è noto, è il torrettano Giuseppe Romeo, pluricampione italiano ed internazionale ed atleta della Nazionale di Taekwondo e di Pancrazio Fipa-Fijlkam. Il warpedo è nato con i principi morali, fisici e spirituali delle antiche arti marziali, la sua innovazione sta nel trasformare un duro combattimento in un’elegante disciplina dal cuore nobile ed uno spirito guerriero. Infatti nonostante la sua varietà dei colpi (pugni, calci, proiezioni e lotta a terra) ed il suo regolamento duro e con l’utilizzo del ko, non perde mai la sua eleganza. Ma esso non è limitato soltanto al combattimento, perché il suo “spirito” è ben altro: chiunque si accosti ad un atleta warpedo non può non notare la sua compostezza, marzialità e disponibilità. L’arte infatti è composta da alcuni pilastri fondamentali quali, Corpo, Creato e Volontariato. Nello specifico la cura del Corpo indica un rispetto maggiore di se stessi, il Creato rappresenta l’amore e la condivisione della natura, il Volontariato serve per comprendere al meglio le gioie della vita.