Le campagne cirotane si vestono di primavera anche durante i giorni della Merla, ci sono specie botaniche che di solito fioriscono in primavera, ma che a sorpresa hanno fatto già capolino. Tra queste il Crisantemo dei campi (i zuzzuli di San Cataldo), l’Anemone Hortensis, le margherite, ma la sorpresa più grande è la fioritura della spina gialla (Ulex Europaeus) che di solito fiorisce sempre un po’ prima di Pasqua, infatti un antico detto cirotano dice: “Spina juruta Pasqua venuta” (Spina fiorita Pasqua arrivata), c’è solo un problema per Pasqua ci vuole ancora due mesi.
Manca solo la fioritura del Papavero, il quale di solito annuncia l’arrivo dell’Estate, e la rivoluzione in natura è arrivata. Del resto è proprio di questi giorni la notizia secondo cui a gennaio è caduta la stessa quantità di pioggia che di solito cade nel mese di agosto. Questo fa presagire l’avanzare della desertificazione che diventa sempre più possibile, e a farne le spese saranno proprio le specie autoctone abituate invece ad avere pioggia e temperature rigide almeno durante l’inverno. Le piante fioriscono prima ma poi non hanno il tempo di impollinarsi, ai primi freddi sono destinati a morire, non ci sono insetti a sufficienza, e quindi si verifica un grande stress per le piante destinate così a sprecare tante risorse per niente. Se a questo poi si aggiunge la grande moria degli ultimi anni delle Api, la situazione diventa davvero grave. Per questo bisogna tutelare sempre più la natura e rispettare l’ambiente già malato di suo, ultimamente devastato e violentato anche da quei cittadini che alla differenziata preferiscono buttare i loro sacchetti di rifiuti lungo il ciglio delle strade vergognosamente.