“Sognare l’impossibile non significa essere utopici, ma volere e lottare per qualcosa che si vuole realizzare e che travalica la contingenza del materialismo presente”. Questo ci è sembrato in sintesi il messaggio che è trasparso dalla relazione introduttiva, articolata e ricca di riferimenti storici, svolta dalla Rotariana, Donatella Mestri. L’occasione è stata offerta da un quanto mai accogliente e singolare caminetto tematico organizzato dalla sezione Rotary Terra degli Enotri di Cirò Marina che, nella sua affabile e dinamica presidente, Giuseppina De Novara, ha avuto una padrona di casa quanto mai attenta a rendere la serata oltre che culturalmente piacevole, calda e accogliente. Merito, forse, anzi senza forse, anche della piena disponibilità del rotariano, Salvatore Terminelli che per l’occasione ha messo a disposizione un suo “vecchio casale”.
E così, mentre il fuoco con il suo crepitio riscaldava l’ambiente, dopo i saluti e ringraziamenti introduttivi della presidente, De Novara, si aperta la relazione della Donatella Maestri, la quale, partendo dal famoso quadro di Chagal “Il sogno”, ha introdotto il tema: “Il migliore dei sogni possibili”. Partendo dal sogno, quindi, dai sogni di tanti rotariani, sognatori e lavoratori, l’impegno comune e condiviso per riuscire ad abbattere malattie, diseguaglianze, discriminazioni. Obiettivi possibili se, come nella serata di venerdì scorso, ognuno farà la sua pur piccola parte, uscendo dal proprio “orticello egoistico” per costruire una comunità condivisa, partecipata, solidale. “I Have a dream”, diceva nel suo famoso comizio, Martin Luther King, dimostrando con la sua lotta che il sogno, se era di tutti, si sarebbe potuto realizzare, come fù, nonostante il suo assassinio. Un sogno Rotariano che comunque, crediamo, non è solo loro prerogativa, ma di tutti coloro che hanno a cuore l’inclusione sociale, l’uguaglianza, la libertà, la partecipazione, la democrazia, la libertà, la vita. Al termine della relazione e degli interventi di altri Rotariani intervenuti da Rossano, Cariati e oltre, il momento conviviale che ha favorito la socializzazione, lo scambio di opinioni, la condivisione d’intenti.