L’ARCOBALENO
L’alleanza che Dio
stipulò
con l’uomo peccatore
spuntò
da uno sguardo innamorato
che il Creatore
lanciò
al paese mio natale.
Si specchiò nel suo mare cristallino;
ascoltò
le sacche e le risacche chiacchierine;
si scaldò
coi raggi di sole che indoravano la volta celestina;
si inebriò
del profumo di zagare e gelsomini,
aranci e mandarini;
si inzaffirò
del turchino del suo cielo,
si carezzò
con la sabbia fina;
si innamorò
dei fiori
e di quella tavolozza di colori
che si stendeva dai monti al mare,
come velluto peculiare.
Vi riconobbe
un angolo di Paradiso
e…decise.
Inviò
I suoi messaggeri,
venti leggeri
che, immantinente,
intesserono
l’ordito
di giallo colorato
e bianco pulito,
azzurro e verdolino
ed ecco l’arcobaleno.
Di questi la terra si beò,
da quel momento,
come delicato incanto.
Firmò,
poscia,
questa Sua ennesima creazione,
con quella forma ad arco che, in terra, si completa
e, se ben si nota,
è una “D”,
con la curva di DIO
verso l’alto, verso il cielo
che abbraccia la terra,
come velo,
con l’orizzonte
che a ogni fronte
si propone.
L’arcobaleno
è un dono scaturito dall’amore
e per l’ateo, poveretto,
questo
è solo il canto di un poeta maledetto!!
Prof. D. Milena Arcuri Rossi