I Carabinieri hanno tratto in arresto D.C., 22 anni, pregiudicato ed avvisato orale, per estorsione aggravata e continuata nei confronti di una anziano 58enne di Crotone. A metà marzo presso la locale Stazione Carabinieri si è presentato un minuto signore, il quale chiedeva di poter parlare con il Comandante di Stazione: qui esponeva un problema che lo assillava ed angustiava da tempo, ovvero un ragazzo, figlio di un suo conoscente, da mesi lo stava annientando psicologicamente tra richieste di denaro, raggiri, ricatti, violenze fisiche e mentali.
LA PROSTITUTA – Il giovane per cercare di spillare più soldi possibili, ha spesso nelle ultime settimane prelevato fisicamente l’anziano malcapitato e portato con la forza presso i postamat per per far ritirare i soldi, come pure, allorché lo stesso malcapitato fingeva di aver perso il bancomat, veniva costretto con la forza a recarsi ad effettuare la denuncia presso i posti di polizia, per poi tornare presso gli uffici postali a richiedere un duplicato e riprendere i tentativi indebiti di prelevamento; tentativi perché sul conto corrente dell’anziano, marito e padre di diversi figli, vi erano quasi sempre solo pochi euro. Addirittura una sera l’anziano signore veniva prelevato di forza da casa sua e portato in un casolare dove si trovava anche una prostituta: qui, una volta denudato sotto minaccia, il signore veniva costretto ad avvicinarsi alla prostituta, anch’ella discinta e fotografato dal suo aguzzino. Un istante dopo, come prevedibile, sono partite le minacce di mostrare le foto alla famiglia se non avesse consegnato in toto la pensione riscossa ad inizio aprile.
L’ARRESTO – I carabinieri sono riusciti a bloccare il giovane e ammanettarlo, poichè aveva chiesto denaro per l’ennesima volta all’uscita della Psta. Una volta perquisito veniva trovato in possesso dei soldi sottratti al vecchietto, a cui venivano restituiti immediatamente, e delle stampe di fotografie. I militari quindi notiziavano immediatamente il Sostituto Procuratore di Turno, chiedendo ed ottenendo che il soggetto arrestato fosse tradotto in carcere in relazione alla sua pericolosità. Nei giorni scorsi vi è stata la convalida dell’arresto, con il Giudice che ha disposto la permanenza in carcere per l’arrestato.