Ha giurato il sindaco, Nicodemo Parrilla ed è stata varata la nuova Giunta Comunale con all’interno, tutti assessori esterni. Questi i due elementi principali del primo Consiglio Comunale, tutto tecnico per dire il vero. Molte le novità, a cominciare dalla presenza nella squadra di governo di due donne, Assunta Prato (42 anni), alla Cultura, politiche per l’integrazione e famiglia e Caterina Bossio (38 anni), all’infanzia, volontariato e associazionismo, mentre gli altri assessorati sono andati a Nicodemo Baffa (43 anni), servizi sociali e attività istituzionali, Antonio Gallella (64 anni), bilancio e programmazione, ad Antonio Strancia (40 anni) gli Affari generali, contenzioso e i beni archeologici. Dopo circa trenta anni di presenza ininterrotta, Giuseppe Russo (67 anni), dopo avere ricoperto tutti i ruoli istituzionali, assessore, Sindaco, consigliere, è il neo presidente del consiglio, mentre Serafina Sammarco è la vice presidente.
Tutti i consiglieri d’opposizione, si sono posti in una posizione d’attesa che sarà sì costruttiva se andrà per il bene della città e della sua popolazione, ma critica e rigorosa dove sarà necessario, come giusto che fosse. Si sono costituiti i gruppi consiliari che vedranno la maggioranza tutta aderire a “Cirò Marina Oggi” capo gruppo Giancarlo Fuscaldo e poi, a parte il PD che sarà rappresentato da Facenza (quest’ultimo subentrato alla dimissionaria Nelly Brisinda) e Facente Valentina, e poi i monogruppi: “Voce civica” con Salvatore Malena, “Cittadini per Cirò Marina” con Sergio Ferrari, “Cresciamo Cirò Marina” con Pietro Mercuri e “Idea di Libertà” con Roberto Siciliani. Quest’ultimo nel suo intervento di saluto, si è posto la domanda del perché la candidata a Sindaco, Brisinda, abbia di fatto rinunciato a fare campagna elettorale e del perché si sia dimessa, sperando e auspicando che si possa conoscere le reali motivazioni di tale scelta. Interrogativo fatto proprio anche dal Sindaco Nicodemo Parrilla. Infine è stata votata la composizione della commissione elettorale che ha visto l’elezione di Vincenzo Salerno e Maria Pirito per la maggioranza, Facente per la minoranza, mentre per la commissione supplente sono stati eletti Ambrogia Tangari, Antonio Pace per la maggioranza e Sergio Ferrari per la minoranza. Infine altra votazione per la commissione elettiva dei giudici popolari di cui fa parte di diritto il Sindaco e Salvatore Malena per l’opposizione e Leonardo Gentile per la maggioranza.
Un consiglio Comunale, questa l’altra novità, che è stato trasmesso in streaming, come lo saranno anche gli altri in futuro e che permetteranno a molti cittadini di seguire gli sviluppi anche da casa. Come mai in altre occasioni, si è registrato un assoluto clima di confronto pacato e democratico. Il consigliere più votato, Giuseppe Berardi, che inizialmente a guidato i lavori fino all’insediamento del presidente Russo, a nome dell’amministrazione ha omaggiato le sei donne presenti in consiglio (due assessori esterni e 4 consigliere, una di minoranza e tre di maggioranza) di un mazzo di fiori. E’ la prima volta in assoluto che sulle poltrone del consiglio siedono tante donne, tra l’altro giovani. Segno dei tempi che cambiano, come di cambiamenti e di rivoluzione culturale, sembra che tutti aspettano di vederne i frutti. Perché, come qualcuno fuori la porta del Comune al termine ha detto, la partita più difficile sarà nel fare rispettare le regole, la legalità, la giustizia sociale.
Da convinto elettore del PD (ho votato senza tentennamenti Aloe e Bastone) formulo gli Auguri di Buon Lavoro alla Giunta e alla maggioranza consiliare del sindaco Parrilla, che già al suo esordio ha dimostrato di interpretare la democrazia come partecipazione. La maggioranza nella costituzione della Commissione Elettorale poteva votare per uno qualsiasi della minoranza (magari per creare scompiglio e divisioni) e non il consigliere che la minoranza autonomamente aveva designato : e questo perché maggioranza ed opposizione per il punto all’Ordine del giorno hanno votato per appello nominale tutti, e in ragione della loro carica istituzionale e non di appartenenza. Grande senso di responsabilità e di democrazia, dunque, che vanno evidenziati pur nell’imbarazzo iniziale di una opposizione che non può, come ha già dimostrato di fare, adagiarsi sulle posizioni di un monogruppo.