Nel seguente filmato vediamo la frana dell’antica mulattiera, nei pressi della Porta dell’Eternità, Campana (CS). A pochi metri è crollato un vecchio muro, edificato nel lontano 1856. È crollato per colpa delle radici del fico, per troppa pioggia o forse per la noncuranza? Non lo sapremo, ma con il muro è crollato anche un pezzo delle nostre vite. Chi non lo conosce, chi non si è fermato al rientro dalla campagna o da una bella camminata sotto la sua ombra? Tutti concorderanno nel chiamarlo “il muro del riposo”. L’antica mulattiera, oggi in dissesto e soggetta a forte erosione, è stata messa a nuovo sotto l’amministrazione del sindaco Pietro Grano (1856-1860) e fu restaurata per l’ultima volta nel 2008, dal sindaco Pasquale Manfredi (2005-2015). Il vecchio selciato si snoda a serpentina fino all’ingresso del borgo medioevale dell’antica Kalasarna. Si tratta di una vecchia mulattiera, forse di origine bizantina o normanna. Nell’antichità era l’unica via di comunicazione che collegava Kalasarna al mondo esterno. Costeggiando il fiume Nicá, si arrivava sulle foci e ai mercati della costa. Di qua passarono mercanti, contadini, donne con cesti e barili sulla testa, allevatori, mandrie di capre e animali da soma. Per i Campanesi la sua importanza era tale, da soprannominarla “la strada statale 106 di Campana”. Occorre investire sulla sicurezza e sull’accessibilità alle campagne. La domanda da farsi è perché oggi questi fenomeni stanno diventando sempre più frequenti? Come fare per ridurli? Basterebbe ridare la giusta importanza al settore infrastrutturale e forestale del circondario, permettendo così ai proprietari terrieri, coltivatori, allevatori, imprese varie e turisti di trarre beneficio? L’argomento merita la giusta considerazione. Se oggi ne parliamo solo a livello social e nei bar, è perché l’evento non ha arrecato danni a persone, nessuna vittima per adesso. Il territorio ci sta mandando un avvertimento, bisogna agire in fretta.