
“Arrivederci e grazie per aver condiviso la tua cultura, la tua saggezza, la tua ingenuità, la tua simpatia, il tuo rispetto, la tua voglia di spartire con tutti il tuo sapere”. Il commento tra le lacrime di Alfonso Calabretta, da noi subito sentito, suo caro amico fraterno, esprimono credo da parte delle centinaia di persone che hanno avuto il piacere di conoscerlo e deliziarsi con le sue poesie, i suoi saggi archeologici, la sua profonda cultura della nostra Magna Graecia, esprimono il sentimento di profonda tristezza che la notizia subito diffusa della perdita del maestro Elio Malena ha suscitato in migliaia di persone.
Trasportato d’urgenza domenica scorsa all’ospedale di Crotone e stato subito dopo trasferito in quel di Catanzaro. Un ictus cerebrale lo aveva fatto accasciare a terra domenica scorsa, 15 maggio e solo l’insistenza del prof Gianfranco Strancia e poi di altri amici, che si era recato presso la sua abitazione per discutere di un lavoro su tela raffigurante il figlio Giuseppe, ha fatto si che si potesse dare l’allarme, perché Elio non rispondeva al telefono, né rispondeva al bussare presso l’abitazione. Forzata la porta d’ingresso, dopo avere rotto il vetro d’entrata, la scena che si è presentata è stata subito compresa e lo stesso Gianfranco Strancia, chiamando il 118 per un codice rosso, dopo avere constatato che Elio respirava ancora, ha fatto sì che il sempre professionale e disponibile, dott. Giuseppe Alosio, in servizio, lo trasportasse in ambulanza presso l’ospedale di Crotone e successivamente, per quel che sappiamo, presso l’ospedale civile di Catanzaro.
Da lì in poi, è storia, l’inutile tentativo di tenerlo in vita e oggi, la ferale notizia del suo decesso. L’intera comunità frastornata, incredula, triste, prende così coscienza che la città da oggi in poi è ancora più povera.
Povera di maestri di cultura, povera di personaggi estroversi ed eclettici che nell’archeologia, nell’arte e nella stessa cultura, ma anche nel suo personalissimo modo di farsi sentire, di recitare di spiegare, di scherzare, di criticare, trovavano terreno fertile.
Da quel che abbiamo appreso, la bara arriverà domani mattina a Cirò Marina, dove sarà allestita una camera ardente presso il Museo Archelogico, la sua seconda casa.
Domani arriveranno a Cirò Marina, le figlie, ora a Genova e Cosenza e il fratello Aldo, da Macerata, anch’esso famoso artista.
Se ne va a 75 anni, era del 1947 ancora nel pieno della sua voglia di scoprire, creare, scrivere e leggere ma anche di godere delle bellezze della vita.
Buon riposo Elio, che il trapasso ti sia lieve.



Leggo on line la scomparsa del maestro Elio Malena. Mi rattrista profondamente la perdita immensa di un curioso e appassionato conoscitore delle nostre radici elleniche, di un uomo colto e preparato che spaziava su tutto lo scibile umano. Nel suo affabulare sapeva coinvolgere emotivamente chi lo ascoltava. Cirò Marina e tutto il comprensorio subisce un gran vuoto culturale, archeologico e artistico che sarà difficile rimpiazzare