Cinghiali banchettano in anticipo l’uva acerba in zona Tesoriere creando ingenti danni ai vigneti del doc del Cirò, – niente più li ferma ne rete ne filo elettrico-, è l’amaro sfogo di un viticoltore di Cirò all’indomani della brutta sorpresa nel vedere il frutto di un anno di lavoro disseminato a terra dai cinghiali. “La vendemmia l’hanno iniziata i cinghiali: Noi mettiamo solo il lavoro e le spese. Ormai la situazione è fuori controllo. Anche con il filo elettrico passano distruggendo tutto ciò che toccano al loro passaggio”. E’ l’amaro sfogo del viticoltore all’indomani dell’amara sorpresa trovata nei suoi vigneti: grappoli d’uva a terra e grappoli completamente privi di acini d’uva. “Una vendemmia anticipata disastrosa” per colpa dei cinghiali che a quanto pare non arretrano ne davanti la recinzione a rete ne davanti quella elettrica. Ad un mese circa dalla vendemmia delle uve precoci il risultato attuale mette in seria agitazione l’intero comparto che, attendono risposte e soluzioni immediate, da parte della Regione. E’ vero che in giro ci sono i selettori, ma il numero dei cinghiali e così numeroso in tutto il territorio del Cirò Doc che i selettori non farebbero mai in tempo a fermarli. I cinghiali ormai si spostano anche per chilometri in cerca di cibo, ed è difficile fermarli, anche perché ogni fattrice porta con ser dai sette ai dieci cinghialini che, l’anno prossimo saranno pronti a procreare moltiplicando il loro numero in modo impressionante. I viticoltori chiedono perciò risposte immediate ed interventi urgenti prima che la situazione precipita, possibilmente prima di settembre per non compromettere il lavoro sudato di un anno.