
Riceviamo e pubblichiamo una segnalazione arrivata presso la nostra redazione.
“Egregio Direttore, in questo periodo estivo l’annosa e atavica problematica della mancanza di acqua nella zona dell’alto Tirone sta mettendo a dura prova gli abitanti di questo quartiere. L’acqua nelle ultime due settimane arriva per massimo due ore a notte (se arriva) ad una pressione talmente bassa da non permette l’approvvigionamento necessario nei serbatoi. La cosa che stride e fa arrabbiare è invece la presenza di acqua, anche nelle ore diurne, nelle altre zone del paese. Temo che fra una settimana la situazione sarà fuori controllo e che l’emergenza sanitaria per mancanza d’acqua diventi una realtà.
Il diritto all’acqua risulta quale estensione del diritto alla vita affermato dalla Dichiarazione universale dei diritti umani. Esso riflette l’imprescindibilità di questa risorsa relativamente alla vita umana. Bisogna considerare l’accesso all’acqua potabile e ai servizi sanitari nel novero dei diritti umani, definito come il diritto uguale per tutti, senza discriminazioni, all’accesso ad una sufficiente quantità di acqua potabile per uso personale e domestico – per bere, lavarsi, lavare i vestiti, cucinare e pulire se stessi e la casa – allo scopo di mantenere qualità di vita e salute. La risoluzione ONU del 28 luglio 2010 dichiara per la prima volta nella storia il diritto all’acqua; un diritto umano universale e fondamentale. La risoluzione sottolinea ripetutamente che l’acqua potabile e per uso igienico, oltre ad essere un diritto di ogni uomo, più degli altri diritti umani, concerne la dignità della persona ed è essenziale al pieno godimento della vita.
Dai vicoli dell’alto Tirone si sta alzando sempre più forte un grido d’aiuto perché venga garantito il diritto all’acqua. Il quartiere è allo stremo. Facciamo, quindi, appello a chi di competenza e al Sindaco di Cirò Marina Sergio Ferrari, affinché ci si attivi per risolvere in tempi rapidissimi questa gravissima situazione.”
Nella zona alto Tirone l’acqua manca del tutto dai primi di luglio. Neanche per mezz’ora arriva. Nonostante in Comune si sappia costringono ogni mattina a telefonare in Comune per prenotare l’autobotte che viene poi in giornata a riempire i serbatoi. Bisogna dunque avere un serbatoio e una pompa che trasporti l’acqua nelle condutture. Chi non li ha non usufruisce neanche di questa misura di ripiego. Bisogna poi stare in casa ad aspettare l’arrivo dell’autobotte. Per la prenotazione si telefona più e più volte perché o nessuno risponde o è occupato. Non è solo una vergogna, sono molte vergogne insieme. Da anni. Ma, come è già stato osservato, le bollette arrivano puntuali.