Da tempo lo “Sportello dei Diritti” ha messo in guardia i cittadini sui pericoli connessi alla pratica, diffusissima tra giovani e meno giovani dei tatuaggi. Ulteriori conferme arrivano dalla British Skin Foundation che ha lanciato una campagna di sensibilizzazione sui social network con l’hashtag #AvoidBlackHenn su alcuni tatuatori che non si preoccupano per nulla del rispetto delle esigenze igienico sanitarie consigliate, citando ad esempio la storia di una donna inglese in vacanza in Marocco. Sophie, era in vacanza ad Agadir quando sulla spiaggia è stata avvicinata da un uomo che le ha proposto un tatuaggio all’hennè nero. La 22enne britannica, date passate esperienze negative con le tinture per i capelli – ha prima voluto provare la sostanza per vedere se potessero esserci allergie o reazioni. Come riporta il Birmingham Mail, dato che il test non ha portato a nulla di negativo, a un prezzo di 5 franchi la giovane ha decorato le sue mani. Poche ore dopo la seduta, Sophie ha visto la sua pelle gonfiarsi notevolmente e coprirsi di bolle. Dopo un primo soccorso in farmacia, tornata in Turchia, dove vive con il marito, Sophie ha consultato un medico che le ha confermato una reazione allergica. Sophie ha dovuto immergere le mani ogni dieci minuti in una soluzione di iodio e usare una crema al cortisone. A raccontare la sfortunata vicenda è stata la madre della giovane che ha voluto mettere tutti in guardia: «La sostanza può lasciare ustioni e cicatrici, spero non sia il caso di mia figlia». Ancora una volta, spiega Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, ci troviamo di fronte a prove pressoché inconfutabili che troppo spesso le mode ci fanno dimenticare la necessità di stare attenti alla nostra salute prima di tutto. La pratica dei tatuaggi é una scelta individuale che comporta rischi soventemente sottovalutati. È chiaro che chi è determinato a farlo deve prestare la massima attenzione in primo luogo al centro dove dovrà essere effettuato, verificando la sussistenza di tutte le autorizzazioni, con particolare riferimento a quelle sanitarie, e che utilizzi prodotti clinicamente testati e strumentazioni assolutamente sterili.