
Il 20 novembre 2025 la terra di Crotone è stata protagonista di uno degli eventi più importanti promossi dall’UNESCO: la Giornata Mondiale della Filosofia.
Il Collegio Filosofico per la Salvaguardia del Patrimonio Mondiale della Saggezza C.N.U. e la Biblioteca Filosofica dei Popoli, in collaborazione con la Nuova Scuola Pitagorica e la casa editrice La Mongolfiera, hanno promosso un convegno di portata internazionale, celebrato ogni anno in tutto il mondo.
L’evento, patrocinato dal Comune di Crotone, è stato onorato dalla presenza dell’Assessore alla Cultura, dott. Nicola Corigliano.
Ad aprire il convegno è stato lo scolarca della Nuova Scuola Pitagorica, Salvatore Mongiardo, che ha ricordato l’importanza del vero scopo della filosofia: dare sapore alla vita, studiare per agire, per migliorare la propria esistenza e quella universale.
Dopo i saluti istituzionali, l’Assessore alla Cultura Nicola Corigliano ha sottolineato quanto sia fondamentale soffermarsi su tematiche filosofiche oggi più che mai necessarie in una società umana atterrita da conflitti e discordie interiori, oltre che globali.
Ai due interventi iniziali è seguito quello magistrale del filosofo Alain Contaret, Ambasciatore della Cultura Essena, Ambasciatore di Pace e Human Rights Defender.
Il suo intervento si è concentrato sulla Tetractys e sull’equazione dell’esistenza, invitando i numerosi partecipanti a porsi domande tanto semplici quanto essenziali:
«Cos’è l’essere umano e dove risiede la sua dignità?»
L’evento si è concluso felicemente con un’esibizione di arte meditativa in movimento, accompagnata dalla musica: una vera e propria filosofia in movimento, appartenente alla Tradizione e alla Cultura Essena (Qi Gong Esseno), propria della Scuola dell’Acqua.
A seguire, un sissizio comune, durante il quale è stata commemorata la tradizione del Bue di Pane, rito che ancora oggi, nella preziosa terra di Calabria, viene tramandato e valorizzato, così come avveniva presso l’antico popolo italico.
Il convegno ha dato respiro ad un evento di alto profilo culturale, attraverso il dialogo tra le arti essenziali, la parola, la musica e il movimento, coinvolgendo il pubblico in modo autentico e profondamente commosso.
Lo sviluppo di una città e di una civiltà avviene quando menti illuminate si prodigano per il bene collettivo e il benessere comune.
Il presente articolo riporta un estratto dell’intervento del filosofo Contaret, capace di invitare ogni lettore a una profonda riflessione sul proprio nous, al fine di agire in modo corretto e consapevole nella propria vita.
“Andremo insieme a scoprire ancor di più cos’è la vita. Noi umani siamo vivi, non v’è dubbio. Un giorno siamo nati e abbiamo sviluppato la coscienza di noi stessi. Noi viviamo tutti i giorni, compiamo degli atti, ma la vita rimane ciò che è: un mistero. In quanto esseri umani, abbiamo ricevuto un dono, ovvero quello di gestire il nostro essere nel mezzo di una realtà che non conosciamo realmente. Abbiamo ricevuto uno strumento essenziale per la nostra vita, il corpo fisico, e grazie alla sua presenza siamo cresciuti nella nostra personalità, nel nostro corpo fisico, sebbene le domande esistenziali rimangono nel nostro cuore, nella nostra mente.
Il triangolo ci invita all’equilibrio e all’armonia che si esprime grazie all’uguaglianza dei tre lati. Noi esseri umani abbiamo bisogno di idee molto chiare. La vita in sé non è una teoria, vivere non è una teoria. Qual è la differenza tra un professore del mondo d’oggi e Pitagora? Oppure tra la scienza e Pitagora? La scienza spesso propone delle teorie. Un teorema è, invece, qualcosa di vivente, che appartiene alla vita. Una teoria non è per forza vera. Non possiamo fondare la nostra vita su delle teorie, ma su delle evidenze. Questo simbolo è uno dei simboli più importanti di Pitagora. Un giorno, Pitagora ha onorato colui che gli ha rivelato questo simbolo. Questo simbolo contiene 10 piramidi e vediamo diversi punti. Possiamo dunque farci la domanda: “A cosa servono?” Quando vediamo la Tetractys ci si deve avvicinare come un bambino, perché se non sappiamo, allora riceviamo. Quando vediamo questa figura vediamo prima di tutto un triangolo e poi dei punti, vediamo che ogni lato ha 4 punti, non per caso, e questi 4 punti hanno un senso molto importante. Nella Scuola essena, oggi come prima, esistono 4 scuole che sono le scuole dei 4 elementi: la Scuola della Terra, la Scuola dell’Acqua, la Scuola dell’Aria e la Scuola del Fuoco. Oggi appositamente ho voluto onorare la Scuola dell’Acqua. I 4 punti rappresentano i 4 elementi e ciò che vi dirò oggi, se lo volete, potrete verificarlo. All’interno della Tetractys abbiamo l’insegnamento del Buddha con le 4 nobili verità, i 3 gioielli e la via del mezzo. Abbiamo anche l’insegnamento della Cabbala. Per chi conosce l’albero della vita, alla sua sommità vi è la Tetractys, presentata questa volta con delle lettere ebraiche al suo interno. Questo simbolo, che ha attraversato i secoli e i millenni, è arrivato anche nel cristianesimo, ma su una forma molto esoterica. La Tetractys rappresenta difatti ciò che nel cristianesimo viene chiamata “Santa Trinità”. Tutti i grandi Saggi, Maestri e Filosofi, a seguito di particolari esperienze iniziatiche, ricevono la Tetractys, che simboleggia il loro equilibrio interiore. Tale passaggio è molto importante perché in realtà non arriviamo a gestire la nostra vita interiore. La mente, il cuore, la volontà, i desideri. Non è evidente equilibrare il nostro essere. Qualche volta siamo dei triangoli con lati diversi, ma non equilaterali. Questo simbolo, per semplificare, è un richiamo all’equilibrio. E questo è molto importante. Ciò che è importante su Pitagora è ciò che viene prima di Pitagora stesso. (…)”







