
Un esemplare di vipera aspis giovane (Aspis Hugyi), è entrato in una abitazione di viale pugliese, già presa di mira dai ratti di grosse dimensione i quali entrano ed escono da alcune abitazioni a piano terra e non solo con tanta facilità, alla faccia delle tante esche disseminate. Anche la vipera ha preso la stessa direzione dei topi ed entrata in una abitazione, la proprietaria terrorizzata gli ha lanciato una scarpa senza purtroppo catturala e mandarla via, anzi si era rintanata nel sottoscala dove è rimasta per tre giorni. “Sono stati tre giorni di inferno ha detto la signora R.D. -con la paura che la vipera ci potesse mordere, di notte non si dormiva più riferiva la signora molto infastidita per l’accaduto, il comune ha detto -deve potenziare la disinfestazione verso ratti e rettili specie nelle prossimità di condotte fognarie e bidoni della nettezza urbana”. Per fortuna che dopo tre giorni la vipera è rimasta immobilizzata dalla colla per i topi ed allontanata, liberando così l’abitazione da questo ospite inatteso. Ma non è la prima ad essere avvistata nella stessa zona, già il giorno dopo il rinvenimento riferisce la signora- un altro esemplare veniva trovato morto ai bordi della strada, mentre un esemplare adulto è stato rinvenuto invece nel garage di un’altra abitazione vicina. Non capita tutti i giorni incontrare una vipera velenosa, dal morso letale.
Come tutti gli Aspis presenta un corpo snello, la cui coda si assottiglia rapidamente dal resto del corpo. La testa è tipicamente triangolare ed il muso è leggermente rivolto all’insù. L’occhio è caratterizzato da una pupilla ellittica verticale, gli individui presenti in zona hanno una colorazione che varia dal grigio chiaro al bruno rossiccio, con disegno a bande scure, leggermente oblique, alternate a “zig-zag”. E’ dotato di zanne velenifere mobili. La vipera Aspis è “Vivipara” cioè partorisce dai 5 ai 20 piccoli lunghi circa 20 cm, autosufficienti e già provvisti di ghiandole velenifere; possono raggiungere anche i venti anni di vita; Il suo veleno contiene neurotossine ed emotossine per questo la sua azione è rapida. Ultimamente molte specie per le avversità che trovano nei loro habitat abituali per colpa dell’uomo in conseguenza a disboscamenti, incendi, si allontanano rifugiandosi dove possono trovare facilmente acqua , cibo e rifugio, come da qualche anno fanno le ghiandaie, i corvi le gazze, ed ora a quanto pare scappano dalle aride campagne pure i rettili e roditori, se solo lasciassimo in pace la natura tutto questo forse non succederebbe.