
A seguito delle relazioni richieste dal Sindaco e svolte dai rispettivi Uffici di riferimento, Polizia Municipale di Cirò Marina e Asp di Crotone, dell’area ex opificio industriale “Corivic”, dismesso da diversi anni e lasciato in stato di totale abbandono, con un’ordinanza contingibile ed urgente ai sensi degli artt. 50 e 54 t.u.e.l. concernenti misure per la tutela dell’incolumità e della salute pubblica, riscontrate nell’opificio ex Corivic in via mandorleto di Cirò Marina, lo stesso Sindaco, preso atto delle rispettive relazioni (che riportiamo alla fine dell’articolo), “considerato che l’opificio industriale sopra indicato trovasi in centro abitato e che, pertanto, il degrado riscontrato costituisce un potenziale pericolo per la salute e l’igiene, nonché per la sicurezza e l’incolumità pubblica, per cui è necessario ed urgente dover adottare opportune misure atte a bonificare e rimuovere i rifiuti, ai sensi del D. Lgs. 152/2006 (in particolare, eternit frantumata sparsa sui pavimenti, olio combustibile) ripristinando anche i solai pericolanti; ritenuto, pertanto, necessario provvedere, con urgenza, ad eliminare le situazioni di rischio sopra descritte, al fine di evitare pericoli per la pubblica incolumità e tutelare la salute pubblica”, ha intimato “alla Regione Calabria, in persona del Dirigente Generale del Dipartimento Bilancio e Patrimonio, Avv. Pietro Manna, alla Regione Calabria, in persona del Dirigente del Dipartimento Agricoltura, Foreste e Forestazione, Prof. Giu-seppe Zimbalatti, di provvedere, entro e non oltre gg. 15 (quindici) dalla notifica della presente ordinanza, alla rimozione di tutti i rifiuti insistenti nell’ex opificio industriale ormai dismesso da anni, denominato “CORIVIC”, sito in Cirò Marina, via Mandorleto, al fine di salvaguardare la salute e l’incolumità pubblica”. Una situazione difficile da affrontare per la complessa situazione di degrado in cui si trova e per le diverse tipologie di elementi dannosi e pericolosi che allo stato sono privi di custodia. Un’area che è limitrofa all’altro complesso dismesso, quello della Cirovin, che era stato già oggetto di altre proposte fattive negli anni a dietro, ma che non si è riusciti a risolvere. Unendo le due aree si ottiene una superficie di diverse migliaia di metri quadrati che se recuperati e bonificati, potrebbero essere oggetto di progetti futuribili che potrebbero rilanciare l’intera area e dedicarla magari ad attività sociali, educative, formative o altro.

Relazione Polizia Municipale
Vista la relazione di servizio a firma del Vice Comandante della Polizia Municipale, Prot. n.582 del 24.09.2012, dalla quale emerge: “In riferimento alla nota nr. 0014508 di protocollo del 12.09.2012, in cui si richiedeva un sopralluogo presso la ex distilleria CORIVIC sita in Cirò Marina alla via Mandorleto, si riferisce quanto segue: in data 19.09. c.a., lo scrivente responsabile della P.M., unitamente all’I.V. Cavallaro Marcello, ci siamo recati presso la struttura in argomento dove si riscontrava che il cancello d’ingresso risulta rotto e consente l’ingresso all’area liberamente; ciò potrebbe creare pericolo per l’incolumità di eventuali ragazzi che per gioco o curiosità accedono all’interno della struttura, anche per via della presenza di un pozzo non custodito, il cui cancello d’accesso risulta sprovvisto di apposito lucchetto. La stessa struttura potrebbe essere facilmente utilizzata quale rifugio di malintenzionati o comunque prestarsi ad usi pericolosi per la sicurezza pubblica. In uno dei locali, che si affaccia sul lato est, si rileva la presenza di tracce di cibo (zucchero), utensili da cucina (caffettiera) nonché resti di legna arsa. L’opificio, composto in parte da capannoni con strutture metalliche e in parte da fabbricati i cui tetti sono quasi tutti ricoperti da lastre di eternit, presenta un forte degrado: le strutture metalliche, in evidente stato di abbandono e prive di qualsiasi manutenzione, sono ormai ossidate al punto tale da poterne essere compromessa anche la stabilità; all’interno sono presenti dei silos, apparentemente vuoti nonché vari macchinari, anch’essi in stato di abbandono. I fabbricati in muratura sono privi di qualsiasi manutenzione; le porte sono divelte; in alcuni locali sono crollate parte dei soffitti e le rimanenti parti risultano pericolanti; in altri magazzini si constata la presenza di botti, bottiglie in vetro, cartoni ed altro materiale vario in cattivo stato di conservazione; le mura di detti fabbricati risultano fortemente anneriti per l’umidità e la muffa. In un locale che da sul retro della struttura, posto frontalmente rispetto alla linea ferroviaria, è stata riscontrata la presenza di una grossa cisterna dalla quale fuoriesce un liquido di colore scuro che ha allagato l’intero pavimento, il cui odore fa presumere si tratti di olio combustibile. In una stanza attigua risultano presenti numerose lastre di eternit sfrangiate in alcune parti, i cui pezzi sono sparsi in vari punti della stanza stessa ed in altri locali. In un ulteriore locale, il tetto è costruito con lastre di eternit che in parte risultano crollate al suolo e frantumate sulla pavimentazione anche in piccoli pezzi. Molti quadri elettrici sono stati divelti con asportazione di materiale; gli impianti elettrici sono stati quasi totalmente distrutti, presumibilmente per furto di rame in quanto in un locale si rileva la presenza di molte guaine di cavi. Molti macchinari sono stati privati dei motori. Le toilette, in alcuni locali, sono state completamente distrutte ed i relativi detriti risultano sparsi. L’area esterna si presenta piena di erbacce e detriti vari; il tutto costituisce habitat e ricettacolo di insetti, ratti ed animali molesti; si avvertono inoltre cattivi odori che provocano disturbo alle vicine abitazioni. Le condizioni generali in cui versa la struttura, in considerazione della sua ubicazione all’interno del centro abitato e di quanto sopra esposto, costituiscono pregiudizio alla pubblica incolumità ed alla salute pubblica”.
Relazione Asp Crotone
Vista la relazione del Dirigente Sanitario dell’ASP – Dipartimento di Prevenzione di Crotone – Distretto di Cirò Marina, acquisita al prot. n.15381 del 01.10.2012, dalla quale emerge: “In se-guito alla Vs. nota n.14508 del 11.09.2012, il sottoscritto Dirigente sanitario di Cirò Marina Dott. F. Afflitto, congiuntamente ai Tecnici della Prevenzione Dott. G. Leonetti e R.P. Morrone. In data 27.09.2012, ha effettuato un sopralluogo presso l’ex distilleria “CORIVIC”, Via Mandorleto, Cirò Marina. Trattasi di una struttura grandiosa, distribuita su migliaia di metri quadrati, fatiscente ed in totale stato di abbandono. Nei locali delle strutture sono state depositate rifiuti vari, negli spazi la vegetazione aumenta senza controllo. Le strutture, abbandonate a se stesse, presentano segni di deterioramento, alcune coperture in cemento amianto (eternit) si sono avallate e rischiano di crollare. Naturalmente questo stato di cose, oltre a deturpare considerevolmente la zona rappresenta un pericolo per l’incolumità e per la salute pubblica. Per quanto sopra tutta la strut-tura e gli spazi necessitano urgentemente di una sostanziale bonifica”