Si è celebrato, nelle giornate di sabato e domenica scorsa, il ventennale della sezione scaut “Assoraider” che nasce a Cirò Marina nell’ottobre del 1992, per iniziativa di Flavio Mingrone, che per lungo tempo ne è stato il Presidente Commissario. Dopo vicende altalenanti e momenti di crisi, dal 2009, dopo un cambio quasi totale dei dirigenti, ha acquistato nuovo vigore e attualmente conta oltre 50 iscritti. “…guardate lontano e anche quando credete di star guardando lontano, guardate sempre più lontano…”. La frase di Baden Powell è stata scelta dallo stesso Flavio Mingrone che, pur non presente per le sue attuali cagionevoli condizioni di salute, idealmente e con lo spirito era in mezzo a tutti i fratelli scaut , vecchi e nuovi, che non hanno voluto mancare di testimoniare un vero e sincero sentimento di affetto, di amicizia e di “fratellanza” a colui che ancora giovanissimo, aveva soli venti anni, tornando da Catanzaro, dove era nato e aveva trascorso la sua giovinezza da lupetto e scaut dopo, appena giunto ha voluto trasmettere e riportare nella nostra città, i valori, lo spirito, la voglia di fare il grande gioco dello scautismo. Un lavoro che lo ha visto sin da subito collaborare e affiancarsi a piccoli, giovani e adulti che hanno con lui condiviso questa educativa e concreta esperienza di vita e di comunione.
Cosa sottolineata dall’attuale presidente Commissario della sezione Assoraider di Cirò Marina, Antonio Rocca, che ha aperto con il tradizionale alza bandiera le celebrazione nell’area del parco giochi Comunale e, poi, durante l’incontro tematico in piazza Diaz da uno dei suoi primi collaboratori che sin dall’avvio lo hanno supportato e sorretto nella gestione del gruppo scaut, Lucia Sacco, che oggi, anche se non più nella famiglia Assoraider, essendo commissario alla formazione degli Scaut Raider e presidente degli Adultiraider, ha rivissuto con i presenti i momenti iniziali, la storia, ma soprattutto, gli ideali dello scautismo, che seminati dal fratello Flavio, oggi, dopo venti anni, sembrano finalmente avere attecchito e poco importa, se sono nate realtà diverse con uniformi diversi e pensieri diversi, gli ideali di amicizia, di fratellanza, di convivenza civile, di aiuto verso i più piccoli e più deboli, sono sicuramente più diffusi e forti di prima. Alle celebrazioni, che ha visto esposta una sintetica mostra fotografica delle varie attività e degli anni precedenti, sono intervenuti molte realtà: da Taranto il Commissario nazionale dell’Assoraider Michele Moscati, La sezione Assoraider di Messina, e poi, gli Adultiraider di Cirò Marina e gli Scaut Raider Calabri con i rispettivi presidenti, Lucia Sacco e Rocco Sotira, l’Asci 1° di Cirò con il suo presidente, Vincenzo Critelli, anch’esso un tempo scaut Assoraider, la rinata Agesci di Cirò Marina con alcuni capi. Tutti per sottolineare l’importanza della comunione d’intenti, la voglia di giocare il grande gioco dello scautismo, ma forse, in questa occasione, per dire grazie con il cuore a Flavio che ha aperto una finestra nuova nella città venti anni fa e che speriamo, altri giovani e adulti, possano aiutare a tenere sempre aperta e viva.
Non sono mancate, come nello spirito scaut, naturalmente, le attività che hanno coinvolti i lupetti, gli esploratori e i Rover e Scolte, dall’animazione del fuoco serale, ai canti, ai giochi e per l’occasione si è voluto anche lasciare una testimonianza tangibile dell’impegno scaut, ripristinando, le panchine poste vicino al monumento dei caduti, che sono state rimesse a nuovo, “scartavetrandole” e pitturandole nuovamente. Ma, come era prevedibile, il momento più toccante e commosso è stato quando, al momento dell’ammaina bandiera che avrebbe sancito la chiusura delle attività e della stessa celebrazione, è arrivato, affaticato, stanco, con un fiero e forte dolore che sicuramente si portava dentro, lo stesso Flavio Mingrone. Sono stati minuti intensi e vivi durante i quali, tutti, idealmente e non solo si sono stretti a lui e con lui hanno rinnovato l’impegno di amicizia e fratellanza. Qualcosa che sicuramente nessuno potrà portagli via. La vita continuerà a scorrere e chissà quanti scaut ancora cresceranno e rafforzeranno questi ideali. Sarà sicuramente soprattutto alla sua voglia di vivere, alla sua voglia di giocare il grande gioco, che ciò è potuto essere e che speriamo sarà ancora.
Papá sarai sempre nel mio
Cuore e in quello di tutte
Le persone che ti vogliono
Bene e ricordati sempre che io-
Mamma-Francesco ti vogliamo un mondo
Di BENE
Ti voglio un mondo di
bene e te ne vorrò sempre