
Un concerto strepitoso è stato quello tenuto dai fratelli De Stefano, per conto della Società Beethoven A.C.A.M. di Crotone, Domenica 18 Novembre 2012, presso l’Auditorium del Liceo Musicale “O.Stillo” di Crotone. Un duo a quattromani quello dei De Stefano, che aveva trasformato il pianoforte in una orchestra dai mille colori. Esecuzione intensa, ricca di inventiva con mille suggestioni stilistiche. Al di la della pura tecnica, che per i De Stefano, sembra non avere segreti, i due giovani artisti hanno saputo sfruttare al massimo tutte le potenzialità del pianoforte per trasmettere un processo compositivo e una sovrapposizione di timbri mescolati e schegge di un immaginario futuro. Artisti completi, anche se di giovane età, nell’arco della loro carriera hanno incantato e si sono affermati nelle più prestigiose sale da concerto: Carnegie Hall di New York, Lincoln Theater e Colony Theater di Miami, Wiener Saal e Großer Saal di Salisburgo, De Doelen Theater di Rotterdam, Gewandhaus di Lipsia, Kodaira Citizens Cultural Hall di Tokyo, Conservatorio Tchaykovsky di Mosca, Giant Cristals Hall di Sofia, Bosendorfer Hall di Vienna, F.Liszt Hall di Budapest, Sala “Verdi” del Conservatorio di Milano, i Teatri “Dal Verme” e “Manzoni” di Milano, Teatro “Giovanni da Udine”, Università “La Sapienza di Roma, Castello “Odescalchi” di Bracciano. Sono stati invitati da importanti festival e istituzioni come: Dranoff Foundation di Miami, Festival “MiTo”, Serate Musicali di Milano, Festival di Brno, Euro Arts Music Festival Leipzig, Festival “Grieg” di Oslo, Festival di Nizza, Radio Vaticana, Ass. “Bellini” di Messina, Festival “Seiler” in Germania, Festival Internazionale di Spoleto, Ibla Foundation di New York, Festival di musica contemporanea “Antidogma” di Torino, il “Mendelssohn” Festival di Lecce, la Giornata Europea della Cultura Ebraica, la Giornata della Memoria.
Il concerto di domenica 18 comprendeva: Franz Liszt – “Les Préludes”; Bedrich Smetana –“Vltava”; Johannes Brahms – “Danze Ungheresi II vol. in Re min. n.12, in Si B Magg. n. 15”; Francesco Cilea – “Canto del mattino”, “ Scherzando”, “Vespero”, “Serenata”, “Idillio”, Edward Grieg – “4 Danze Norvegesi op. 40”; Maurice Ravel – “Rapsodie Espagnole” , “Prèlude a la nuit”, “Malagueña” , “Habanera” , “Feria”. Opere intramontabili dalle quali i De Stefano hanno saputo trasmettere il meglio carpendo a Liszt nei Preludi il cuore generoso, lo spirito multiforme e il virtuosismo unico al mondo; di Smetana invece il colore in virtù delle allusioni folcloristiche delle tendenze etniche della sua arte. Le danze di Brahms ricche di una melodia fluente conservavano intatta la loro origine dai canti popolari. Particolarmente suggestivi sono stati i cinque brani di Cilea dove l’eleganza al servizio di una ispirazione spontanea facevano gustare la solarità del canto calabrese infarcita di ispirazione originale popolare e pittoresche. Sempre molto belle, sono state le danze norvegesi di Grieg che i De Stefano hanno arricchito di colori quasi da sembrare a paragonare alla poetica Schopeniana. La Rapsodia spagnola di Ravel ricca di sensualità di colore di linea melodia al servizio del fascino dell’accordo, ha permesso ai De Stefano di arricchire ancora di più una serata caratterizzata da grande professionalità virtuosismo e gusto del bello. Applausi entusiastici hanno sottolineato il piacere di essere presenti ad eventi molto belli da parte di un pubblico numerosissimo formato principalmente da giovani e giovanissimi.