
“La nuova legge elettorale per le politiche è ad un passo dal naufragio e allora torna prepotentemente nel panorama politico la discussione sulle primarie anche per il Parlamento perché il «Porcellum» che da tempo la Compagnia dei Democratici non condivide per nessuna ragione, non sarebbe altro che una lista di nominati – afferma in una nota il direttore provinciale della CdD, Luca Vincenzo Mancuso. Venisse reintrodotto il voto di preferenza, la consultazione della base non avrebbe senso, ma lo stallo a Roma è piuttosto evidente ed in giro per l’Italia, dalle sedi politiche, si alza la richiesta di puntare ancora una volta alle primarie, visto il successo registrato per la scelta del candidato-premier della coalizione di centro sinistra. Aspettiamo di capire dove si andrà a parare con la legge elettorale (le speranze sono pochissime), riteniamo certamente che in pochissimi giorni lo sapremo. La CdD disdegna i progetti politici calati o, addirittura, imposti dall’alto, senza alcun riguardo per la base degli elettori che, proprio per tale ragione, nascono deboli e velleitari. Al contrario, siamo aperti e vogliamo contribuire ad iniziative che partano veramente dal basso, dalla società civile, dai movimenti, da quella parte sana della politica e dei partiti esistenti sul territorio che punti, sul serio, ad un concreto ricambio di uomini e che porti una vera ventata di freschezza e di novità.
In tal senso, visto che il «Porcellum» ci attanaglierà ancora in maniera indelebile anche in questa tornata elettorale, l’unico strumento che riteniamo idoneo a favorire questo processo di “liberazione” dalle solite oligarchie e imposizioni del potere politico centrale è rappresentato dal ricorso alle primarie. Tanti nostri aderenti e sostenitori in questi giorni confrontandosi con i dirigenti della CdD , auspicano l’adozione di questo sistema democratico per scegliere i propri candidati. Evidentemente è stata recepita dai nostri Aderenti la carica propulsiva del nostro progetto politico che vede i propri tratti distintivi in una forte richiesta di rinnovamento, di persone e di idee, all’interno di un contesto politico che appare ingessato e vecchio, nello stanco ripetersi degli stessi nomi e delle medesime logore liturgie da ormai quasi venti anni. Per tale ragione teniamo a precisare di non essere interessati ad iniziative monocratiche ed autoreferenziali. Crediamo fermamente in questo percorso di democrazia diretta e partecipata, tanto che né discuteremo in una assemblea ad hoc non escludendo la partecipazione di un nostro candidato nelle elezioni primarie con quello schieramento politico che proporrà una proposta vera di cambiamento e rinnovamento sia nelle persone che nelle idee e nei programmi”.