Nel primo trimestre 2013 il 35,9% delle imprese di Crotone ha pagato alla scadenza le fatture ai propri fornitori, mentre il 43,7% ha saldato con un ritardo fino a 30 giorni oltre il termine e il 20,3% con un ritardo superiore ai 30 giorni. Le performance della Provincia di Crotone risultano inferiori alla media nazionale (45,9% di imprese puntuali, 11,1% di ritardi oltre i 30 giorni). Dall’analisi del trend, inoltre, si nota come negli ultimi tre anni in provincia di Crotone siano raddoppiati i ritardi superiori ai 30 giorni, passando dal 10,5% del 2010 al 20,3% attuale. È quanto si evince dallo Studio Pagamenti 2013 realizzato da CRIBIS D&B, la società del Gruppo CRIF specializzata nelle business information, che ha analizzato i comportamenti di pagamento delle imprese calabresi. La classifica della puntualità a livello regionale vede dopo Cosenza (39,6%), Catanzaro (38,2%), Vibo Valentia (36,5%), Crotone (35,9%). In ultima posizione Reggio Calabria, dove le imprese puntuali sono appena il 29,5%
Nella media regionale il 35,9% delle imprese della Calabria è puntuale, mentre il 44,7% ha saldato le fatture con un ritardo fino a 30 giorni dai termini concordati e il 19,4% oltre i 30 giorni. Dall’analisi del trend si osserva che, nonostante un miglioramento dei pagamenti puntuali in regione rispetto al 2010, nello stesso periodo di osservazione i ritardi superiori ai 30 giorni sono aumentati addirittura del 74,8%. A dimostrazione del fatto che anche in Calabria in questi ultimi anni sono drammaticamente cresciute le difficoltà delle imprese a onorare gli impegni assunti entro i termini concordati. Per quanto riguarda le performance in relazione alla dimensione aziendale, lo Studio pagamenti Cribis D&B in Calabria mostra un andamento simile a quello individuato a livello nazionale. Le micro imprese risultano sempre quelle più puntuali (il 36,9% ha pagato i fornitori alla scadenza contrattuale), seguite dalle piccole (30,8%), dalle medie-grandi (20,9%). Alle piccole imprese però spetta la maggior quota di ritardi oltre i 30 giorni (19,6%). A livello settoriale, infine, sono il Commercio al dettaglio e l’Industria, a mostrare le maggiori criticità, rispettivamente con il 31,9% e il 33,2% di pagatori regolari (oltre 13 punti percentuali inferiori alla media italiana). Sono invece i Servizi Finanziari (51%) e Servizi Vari (46,3%) a mostrare le migliori performance.