“L’onorevole Rosy Bindi venga a Rossano, a confrontarsi democraticamente con gli elettori di questa zona, in cui è stata votata ed eletta, e a rendere conto degli impegni assunti, personalmente nonché dal partito di cui è ancora presidente, sul Tribunale di Rossano”. Questo l’invito rivolto alla parlamentare del Pd dal sindaco di Mandatoriccio avv. Angelo Donnici che, a nome dei sindaci della giurisdizione che gravita attorno al presidio giudiziario rossanese, ricorda al presidente nazionale democratici gli impegni assunti e le promesse fatte durante la campagna elettorale proprio a Rossano. Un invito formale, quello che il sindaco Donnici rivolge alla on. Rosy Bindi, alla quale chiede di fare visita a Rossano in occasione della festa regionale del Pd in programma sabato prossimo 28 settembre, dalle 17,30 a Castrovillari, nell’ambito della quale la parlamentare discuterà di “Welfare, sanità, lo Stato e gli enti locali nella crisi”. E, nel caso in cui l’invito dovesse essere declinato, i sindaci sono pronti a chiedere le dimissioni dell’on. Bindi, che non rappresenterebbe più gli elettori di questo vasto territorio. “Ho sempre avuto il massimo rispetto politico per le indubbie capacità e per l’onestà dell’onorevole Rosy Bindi – dichiara in premessa il sindaco di Mandatoriccio avv. Angelo Donnici, da sempre in prima linea nella battaglia in difesa del Tribunale di Rossano e tra i promotori del ricorso al TAR Calabria avverso le procedure di accorpamento al Tribunale di Castrovillari – che è stata eletta in Calabria su indicazione dell’ex segretario Bersani, il quale voleva fare della Calabria un laboratorio politico, per cui il partito, proprio nella nostra regione, indicò la sua massima figura politica nella persona dell’on. Bindi. E i calabresi hanno votato secondo le indicazioni romane”. Ora è giunto il momento di chiedere e di esigere delle risposte chiare, considerate le promesse fatte nel corso della campagna elettorale. “Il primo punto assunto dalla on. Bindi come impegno programmatico della sua campagna elettorale, inserito nel programma elettorale del Pd – ricorda il sindaco Donnici – è stato quello di salvare il Tribunale di Rossano. Tutti noi ricordiamo il solenne impegno ribadito nell’aula delle udienze dell’ormai ex tribunale di Rossano qualche giorno prima delle elezioni, davanti a sindaci, amministratori, cittadini e avvocati, quando Rosy Bindi dichiarò che “Il Tribunale sarà salvato, come mio primo impegno personale”.
E tutti noi abbiamo ancora le registrazioni di quell’evento. Ebbene, l’on. Bindi è stata eletta con i voti di questa zona, avendo i sindaci di questo territorio, compreso chi parla, sostenuto apertamente anche questa candidatura romana, non fosse altro che per le promesse e le premesse della illustre candidata. Ma – prosegue l’avv. Donnici – da quando è stata eletta, la Bindi non è mai venuta a Rossano, dai rossanesi né, ci risulta, in Calabria. Pertanto, i sindaci di questo territorio consigliano alla Bindi, prima di qualunque altra uscita, di fare visita al Palazzo di Giustizia di Rossano per verificare di persona lo stato dell’agitazione, che ormai dura da diversi mesi, e il preoccupante livello che la tensione tra i cittadini e gli stessi professionisti ha ormai raggiunto. Per questo motivo noi invitiamo espressamente l’on. Bindi lo stesso sabato 28 settembre, prima dell’appuntamento castrovillarese, a confrontarsi davvero con i territori piagati e piegati di questa nobile Terra nella stessa aula di giustizia nella quale l’on. Bindi aveva assunto l’impegno solenne di salvare il tribunale, così ritornando, come in democrazia dovrebbe in effetti accadere, davanti agli avvocati, al comitato civico e alla cittadinanza intera per spiegare perché un Ministro della Repubblica italiana, sostenuto dal partito di cui la Bindi è ancora presidente, sbeffeggi il Parlamento e tutti i suoi gruppi, i quali hanno espressamente chiesto l’adozione di un decreto correttivo di ripristino del Tribunale di Rossano, che ha tutti i requisiti e i presupposti, previsti nella medesima riforma della geografia giudiziaria, per rimanere in vita e mantenere le proprie funzioni, continuando a rappresentare quel nobile presidio di giustizia e di tutela della legalità che è stato per oltre 150 anni di Storia. Se la on. Bindi dovesse declinare questo invito – va avanti il sindaco di Mandatoriccio – avremmo la prova provata che in campagna elettorale anche lei ha fatto solo “promesse da marinaio”, nonché la conferma che la convention di Castrovillari, per lei e per molte altre illustri presenze, non è che l’ennesima passerella che nulla ha a che fare con il welfare e con le gravi problematiche esistenti tra gli Enti locali di questo territorio e uno Stato che li continua a discriminare a scadenza periodica. Noi – conclude l’avv. Angelo Donnici – riteniamo che l’on. Rosy Bindi, malgrado tutto, accetterà l’invito a venire a Rossano perché altrimenti alla stessa non resterebbe che rassegnare le dimissioni da parlamentare, in quanto non rappresenterebbe più la provincia di Cosenza e, in particolare, l’elettorato rossanese e di questa zona, in cui ha preso quei voti che le consentono di sedere su uno scranno del Parlamento italiano”.




