Sabato 23 novembre 2013 alle ore 17:30 presso la Libreria Cerrelli, sarà presentato “Chi è Stato?”, un libro-inchiesta sulla strada Statale 106 Ionica calabrese, il primo libro sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte”. Un libro che ha molti contributi importanti tra i quali ricordiamo l’Introduzione di Piero Sansonetti e la Postfazione di Eugenio Bennato noto cantautore napoletano e grande meridionalista. L’iniziativa, organizzata dall’Associazione “Le Arine” di Crotone, prevede le relazioni del Dott. Pino Condello (Presidente Associazione “Le Arnie”), del Dott. Maurizio Mesoraca (Presidente Università Popolare Mediterranea di Crotone), e dell’Ing. Fabio Pugliese autore del libro. Il dibattito sarà introdotto e moderato dal poeta dialettale Sebastiano Defonte e sarà accompagnato dagli intermezzi musicali a cura del musicista e cantautore crucolese Donato Mingrone che nel corso della serata presenterà anche il suo ultimo singolo inedito “Ma chi ti dice” dedicato appunto alla S.S.106.
«Sono molto orgoglioso di far tappa a Crotone – dichiara Fabio Pugliese – dove avrò finalmente la possibilità di presentare “Chi è Stato?” nella provincia calabrese più colpita dalla strada Statale 106 Ionica. Sono molto meno contento di farlo oggi: in un momento in cui molte delle questioni denunciate nel mio libro emergono e ci raccontano di una strada fatta di tratti rischiosissimi che diventano ancora più pericolosi quando è notte e non c’è una adeguata illuminazione e magari piove e, quindi, si allaga (spesso a causa di un difettoso deflusso delle acque), o peggio, si riempie di fango e diventa sempre più insidiosa. Una strada – continua Pugliese – che nel crotonese ha saputo raccontare e, purtroppo, continua a raccontare morte e dolore attraverso dei numeri tanto drammatici quanto impietosi. Una linea d’asfalto che divide la città pitagorica dalla sua storia gloriosa ed insieme la isola dall’Italia e dall’Europa. Spero ed auspico – conclude Pugliese – che ci sia una forte partecipazione: ovvero molte presenze ma, soprattutto, molta voglia di partecipare e di discutere insieme sulle ragioni e le tante drammatiche verità legate alla strada Statale 106».