Handel, Rameau, Haydn, Rachmaninoff, Skrjabin, Prokofiev sono stati gli autori visitati dalla pianista Cinzia Dato, che sabato 23 Novembre 2013, nell’Auditorium del Liceo Musicale “O.Stillo” a Crotone, ha regalato un esecuzione indimenticabile ad un pubblico numerosissimo. Un crescendo artistico continuo che settimana dopo settimana la Beethoven ci sta proponendo. E la pianista che abbiamo avuto la fortuna di ascoltare “Cinzia Dato” ha rappresentato senza dubbio, la punta di diamante di appuntamenti di grande livello. Pianista, ed interprete eccellente, che con una tecnica sicura chiara e adamantina, ha saputo cogliere ogni aspetto sia dell’opera eseguita sia del pensiero che l’aveva generata. Chiarezza timbrica e matura comunicativa del modo di interpretare il pianoforte, flessibilità e libertà nei tempi sempre vivacizzati da fraseggi chiari ed incisivi. Un caleidoscopio di colori all’interno del quale il pianoforte rappresentava un’orchestra dalla teatralità esplosiva, anche in momenti, dove una sorta di pudore si manifestava con toccante umanità, specialmente negli adagi come un canto intimo anche se non sempre sereno. Il programma che partendo da Handel si portava fino a Prokofiev comprendeva: G.F.Handel – “Chaconne in G Major HMV435” , J.P.Rameau: – “Suite in A minor” , J.Haydn – “Klaviersonate Hob XVI:50” , S.Rachmaninoff – “Prelude op.3 n.2” , A.Skrjabine – “Prelude for the left hand alone op.9” ,“Study op.8 n.12” , S.Prokofiev -“Sonata in F minor op.1” , “Romeo und Julia,op 75” “Die Montagues und Capulets”.
In Handel la pianista ha saputo evidenziare la capacità di fondere magnificamente tutte le tendenze della sua epoca, confermando nelle sue composizioni una grande potenza espressiva, mentre in Rameau ha saputo vedere e cogliere la precisione del declamato lullista e la capacità della forma musicale di cedere il passo all’espressione, facendo emergere quanto lo stesso Rameau scriveva “La vera musica è il linguaggio del cuore”. L’esecuzione della Sonata di Haydn è stata ricca di chiarezza, eleganza aristocratica e grande serenità, rappresentano il vero passaggio alla musica mozartiana della quale la pianista Cinzia Dato né è eccellente interprete. Nell’esecuzione invece, della grande Scuola russa con Rachmaninoff, Skrjabin e Prokofiev, la Dato ha messo in luce un “contrappunto di tonalità” , evidenziando temi semplici preferibilmente diatonici e ritmi quadrati, sportivi, vigorosi, perfino nelle dissonanze fondate su un parallelismo di linee tonali. Un recital di grande impatto su un pubblico, che come dicevamo, settimana dopo settimana sta godendo di esecuzioni esemplari.




