Il sistema di protezione civile, “fai da te”, nel senso che tutte le problematiche sono state demandate alle sole forze locali, Comune in prima fila, Carabinieri, Vigili del Fuoco, protezione civile sede Com, ma anche, fortunatamente tante associazioni e volontari che hanno fatto rete con l’intero sistema, non si sono potuti evitare danni ingentissimi all’intera area portuale. Onde alte oltre dieci metri, hanno scavalcato il molo foraneo e si sono abbattute con violenza sulle banchine, la zone circostante l’area portuale, zona nord, a poco sono serviti i massi frangiflutti a proteggere il lungomare che ha subito danno notevolissimi con la sabbia che è stata portata sul manto stradale e alcune parti tirate a mare. Preoccupazione e rabbia da parte di molti cittadini che vedono compromessi i locali e le strutture. Da non sottovalutare il fatto che nella stessa area è posto il depuratore che a questo punto dovrà essere seriamente monitorato e magari inserito nelle priorità d’intervento. L’intera area urbana ne trarrebbe beneficio e potrebbe rivalutarsi, diventa pertanto improrogabile il suo spostamento, ma nelle more, bisognerebbe rinforzare la barriera di scogli posti a protezione dell’intera area che va dal porto al parco giochi. Complessivamente, l’unità di crisi predisposta è riuscita a costruire una rete operativa sufficientemente pronta. Bisognerà comunque fare i conti con gli ingenti danni prodotti e intervenire per evitare altri danni futuri i quali, visti gli stravolgimenti climatici, si potrebbero ancora verificare. Comunque oltremodo soddisfatto il Sindaco, che a questo punto, forse non “avrà bisogno di modificare l’assetto della Giunta Comunale”, come annunciato sarcasticamente in precedenza.
Nel pomeriggio di oggi lo stesso primo cittadino ha inviato alla Prefettura di Crotone una prima relazione in nesso alla grave situazione, tuttora in atto, dovuta alle persistenti e abbondanti precipitazioni, unite al vento di burrasca e mareggiate, anche se non completa ed esaustiva sullo stato delle infrastrutture, e dell’erogazione dei servizi di competenza comunale.
Danni, al momento non quantificabili, alle seguenti strutture:
Scuole dell’infanzia, elementari e medie; Casa comunale; Sala convegni Palazzo Porti; Impianti sportivi (palazzetto, campo sportivo, piscina,ecc.); Depuratore lungomare nord; Porto e relative banchine; Ufficio postale; Poliambulatorio ASP.
Danni, al momento non quantificabili, alle infrastrutture:
Rete fognaria ed idrica nonchè pubblica illuminazione; Rete stradale urbana, rurale ed interpoderale; Lungomare nord; Canali scolo e caditoie; Barriere a mare; Zona PIP; Ponti stradali e ferroviari sul torrente”Lipuda”.
Danni, al momento non quantificabili, alle attività ed altro:
Stabilimenti balneari e camping; Abitazioni private e scantinati; Allagamento attività commerciali ed artigianali; Zona “Feudo” (strade e vigneti), “Difesa Piana”, ecc.; Automezzi ed autovetture private.
Sei persone trasferite presso parenti e strutture alberghiere di Cirò Marina.
Inoltre alle ore 10,40 del 1° dicembre 2013 è stata avvertita una scossa della quale si ignora l’origine, ma, preme sottolinearla in quanto Cirò Marina, per come è noto, è interessata da una faglia (dissesto idro-geologico), per cui è necessario riprendere il monitoraggio della stessa. Il sindaco segnala, inoltre, nella relazione la necessità di effettuare delle opere infrastrutturali urgenti quali: protezione a mare dei canali di scolo con relativa pulitura delle condotte, e nuovi tratti di raccolta di acque bianche riservandosi di inviare ulteriore e più dettagliata relazione con una stima di massima dei danni.




