Un ritorno a Crotone, quanto mai atteso e gradito quello della pianista Maria Pia Tricoli, che Domenica 22 Dicembre, su invito del Rotary Club, in collaborazione con la Società Beethoven, ha tenuto un recital entusiasmante nella Basilica Cattedrale. Tecnica, virtuosismo, ma soprattutto grande personalità esecutiva, sono state le caratteristiche fondamentali che hanno sottolineato una esecuzione che ha lasciato l’Auditorium ammutolito e rapito. Una conquista esecutiva speciale per chiarezza e natura comunicativa nel modo di interpretare il pianoforte, sia per la contabilità tematica, sia nell’identificazione e immedesimazione del tracciato compositivo. La Tricoli, nelle sue esecuzioni, riesce con una facilità, innata a trasmettere all’uditorio una sorta di tenerezza inaspettata ed una sorta di pudore che si manifesta con toccante umanità specialmente negli Adagio, dipanati senza compiacimento, ma come un canto intimo eppure espanso e non sempre sereno. Una esecuzione quella di Domenica nella quale sembrava voler prolungare il gioco sublime, ma salottiero della Sonata in Si min. di Chopin, colorando anche i passaggi meno compiaciuti di eleganza e mondanità.
Il programma molto bello ed accattivante comprendeva: F.Chopin – “Sonata n. 3 in Si min. op. 58” , C.Debussy – “Estamps” , S.Prokofiev – “Sonata n. 2 in Re min. op. 14”. Uno Chopin, quello della Tricoli, dove la raffinatezza sorpassa lo scintillio delle composizioni da salotto per penetrare nel lirismo, all’interno del quale di nasconde una virilità sempre presente, spinte in alcuni momenti fino alla violenza. In Etsamps di Debussy, l’artista ha saputo interpretare e trasmettere quella “freschezza e sorpresa incantata della gioventù, come lo sboccio della quale non può essere salutato con maggiore gioia che da uno di quelli che ne aspirano, dall’aurora, il primo profumo. Nella Sonata di Prokofiev, invece, ha saputo evidenziare la grande freschezza classica nei tempi e nei ritmi; quadrati, sportivi, vigorosi, perfino nelle sue dissonanze fondate su un parallelismo di linee tonali, un vero “contrappunto di tonalità”. Applausi convinti e prolungati di un pubblico che gremiva la Basilica Cattedrale seguiti da una serie di bis, per una esecuzione, quella della Tricoli, che è andata dritta nell’anima dei presenti e che sopravvivrà intatta all’ingiuria del tempo.




