Il sequestro di beni, mobili ed immobili, ottenuto dalla procura della repubblica di Cosenza per oltre 1,5 milioni di euro e’ il bilancio di un’operazione condotta dai finanzieri della compagnia di Cosenza nell’ambito di una complessa attivita’ di polizia giudiziaria e tributaria svolta nei confronti di una societa’ operante nel settore dell’abbigliamento, con punti vendita sia sul territorio del capoluogo bruzio che in diverse citta’ italiane. Le fiamme gialle hanno constatato come l’indagato, amministratore e rappresentante legale di fatto di una societa’ verificata, per gli anni 2009 e 2010 dichiarava ricavi irrilevanti pari a soli € 0 e € 1, omettendo di indicare invece introiti per un ammontare di € 7.335.966,00 per il 2009 ed € 6.886.548,00 per l’anno 2010. Con tale comportamento, l’azienda ha evaso il fisco complessivamente, tra imposte dirette ed iva, per circa 1.500.000,00 di euro. Inoltre a nulla e’ valso l’ormai ricorrente espediente di far subentrare nella gestione della societa’ una persona ultra ottantenne al solo scopo di far ricadere sullo stesso le conseguenti responsabilita’ penali ed evitare che fosse aggredito il patrimonio personale del reale amministratore.
A conclusione delle indagini preliminari coordinate dal procuratore della repubblica di Cosenza, dott. Dario Granieri, l’a.g. ha disposto il sequestro preventivo per equivalente sui beni mobili ed immobili nella disponibilità del noto imprenditore locale, indagato per dichiarazione infedele. I finanzieri di cosenza hanno messo i sigilli ad un immobile adibito ad opificio, ad un’abitazione e alla quota di proprieta’ di un magazzino, tutti siti nella provincia cosentina. Allo stesso vincolo, inoltre, sono state sottoposte le quote societarie nella disponibilita’ dello stesso imprenditore, relative a due societa’ di capitali. Infine, sono tuttora in corso e coordinate in ambito nazionale, le operazioni connesse al sequestro delle polizze e dei saldi attivi depositati sui conti bancari e postali riconducibili all’indagato. L’attivita’ e’ il frutto del dispositivo di prevenzione, contrasto e repressione al fenomeno dell’evasione fiscale, con particolare riferimento alle fattispecie costituenti reato, che rappresenta una tra le piu’ significative missioni istituzionali della guardia di finanza.