
Una Tares da salasso attende le famiglie cirotane, una tassa che provocherà ancor di più povertà e difficoltà per sopravvivere, specie le famiglie monoreddito, pensionati, e i molti disoccupati presenti, che in questi giorni, in segno di protesta, si sono recati al comune per chiedere lumi in merito. Dall’ufficio finanziario, il dottore Natalino Figoli fa sapere che il ruolo della Tares era stato già approvato dall’ex amministrazione per coprire il costo di 388 mila euro come prevede il piano finanziario. L’unica soluzione per pagare di meno è la raccolta differenziata, prosegue l’esperto consulente- solo così si potranno ridurre i costi che incidono sulla parte variabile del tributo: 98 mila euro costo smaltimento alla Regione Calabria; e 250 mila euro costo appalto per la ditta, raccolta e il conferimento. Infatti più si alza la percentuale di raccolta differenziata, minore saranno i costi che incidono sulla parte variabile. Intanto è stato deliberato dalla Giunta Municipale, la numero 103 l’ adozione delle linee guida del regolamento Tares – adozione tariffe tares; il nuovo tributo che dovrà consentire la copertura integrale dei costi così costituito:” Costi di trattamento e smaltimento rifiuti urbani indifferenziati Euro 98.000,00 (vi rientra il Tributo Provinciale di Smaltimento); Costi di raccolta e trasporto rifiuti urbani indifferenziati Euro 250.000,00; Costi di ammortamento 15.000,00 per un Totale generale Costi di Euro 388.000,00 relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento nel rispetto del principio comunitario “chi inquina paga”. Si legge sulla delibera che – la tariffa deve essere applicata a tutti gli immobili che insistono,interamente o prevalentemente, nel territorio del comune di Cirò. Inoltre è specificato che- oltre alle tariffe determinate, verrà applicata una maggiorazione nella misura di euro 0,30 per ogni metro quadrato imponibile, che verrà versata direttamente allo Stato. Il decreto D.P.R. n. 158/99 riguardante il nuovo tributo, fissa dei coefficienti, individuati in diversa misura a
seconda che la popolazione del Comune superi o meno i 5.000 abitanti, con un ulteriore
differenziazione per area geografica (Nord, Centro e Sud); L’ importo di quota fissa da attribuire ad ogni singola utenza domestica, prosegue il documento- è quantificato in relazione a specifici coefficienti di adattamento Ka, quantificato nello 0,28 per mq. Ad esempio, nel caso di n. 4 componenti(utenza domestica)per una abitazione di 150mq, si parte da un importo di 376,10 euro(parte variabile), a cui vanno aggiunti: una quota Fissa: di 0,28 per 150mq per un importo di 42 euro; e 0,30 quota una tantum Stato per 150mq, che mi da un importo di 45 euro, per un totale di Tares di 463,10, che la famiglia di quattro persone: padre madre e due figli, dovranno pagare, contro la vecchia Tarsu di 276 euro dell’anno precedente. Come si può notare la stessa famiglia va a pagare ben 187,10 euro in più per avere lo stesso servizio dell’anno scorso. Quindi, in base a questi calcoli, una famiglia di quattro persone che vive in una casa di 150 mq andrà a spendere circa 463 euro, mentre una famiglia di sei persone dovrà sborsare una quota di circa 600 euro, altro che tariffa ridotta per le famiglie numerose, è previsto un vero salasso, costi che le famiglie cirotane, monoreddito, pensionati con questa crisi, difficilmente potranno pagare, nell’indifferenza di politici locali e nazionali.