C’era anche una delegazione di confcooperative Calabria alla due giorni “Imprenditori sociali, prendete la parola” organizzata, a Strasburgo, dalla Commissione europea sul tema dell’economia sociale, con particolare riferimento al ruolo dell’impresa sociale e alle sfide da affrontare per sfruttarne tutte le potenzialità. “Un momento di confronto molto importante – ha dichiarato Antonello Rispoli della delegazione calabrese di Confcooperative- che ha visto la partecipazione attenta dei Commissari europei Antonio Tajani, Michel Barnier e Laszo Andor venuti ad ascoltare i quasi 2.000 imprenditori sociali provenienti da tutta Europa per scrivere, insieme, l’agenda europea dell’economia sociale per i prossimi anni”. Così come particolarmente significativo è stato l’incontro del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Enrico Giovannini, con la delegazione italiana dei cooperatori “Il semestre italiano di presidenza europea – secondo il Ministro- sarà decisivo per il futuro dell’impresa sociale non solo nel nostro paese, ma in tutta l’ Europa.” “Un’occasione per l’economia sociale sarà rappresentata dal piano per l’occupazione giovanile “Garanzia Giovani”, finanziato con 1,2 miliardi tra fondi europei e nazionali nel biennio 2014-2015. Stiamo lavorando con le associazioni per sviluppare convenzioni bilaterali in grado ottimizzare i fondi gestiti dalle regioni”. Ha concluso il ministro, parlando poi della proposta di includere l’impresa sociale tra le aree d’interesse dei progetti di orientamento per le scuole medie superiori. “Si tratta di costruire un progetto culturale e per farlo c’è bisogno dell’aiuto degli imprenditori sociali.”
«La cooperazione sociale italiana – ha evidenziato, nell’evento clou della due giorni, Giuseppe Guerini presidente nazionale di di Federsolidarietà Confcooperative- è uno dei modelli più importanti di impresa sociale. In Italia ci sono 12.000 cooperative sociali e consorzi. Gli occupati sono oltre 365.000 e sono cresciuti del 115% in 10 anni e negli anni della crisi lo sviluppo non si fermato. Anche negli ultimi anni sono nate nuove cooperative sociali in particolare nei settori più innovativi: il sostegno alla non autosufficienza, la riqualificazione urbana, il turismo e l’agricoltura sociale». “La due giorni di Strasburgo – per il presidente regionale di Confcooperative Santo Vazzano- è stata una grande occasione anche perché è coincisa con l’approvazione, da parte del Parlamento Europeo, di due importanti direttive: la direttiva appalti e quella relativa alle concessioni in cui le clausole sociali – la considerazione quindi degli aspetti sociali ed ambientali – da elementi residuali e quasi clandestini, diventano uno degli aspetti cardine degli affidamenti e delle concessioni delle pubbliche amministrazioni.” “Interventi legislativi che rappresentano una grandissima innovazione sociale europea e si fondano su un modello di operare che la cooperazione italiana ha inventato oltre vent’anni fa con la Legge 381/1991.”