“Ho letto la nota stampa dell’Udc Cirò Marina e sinceramente sono rimasto molto stupito, perché i tre dirigenti ritratti nella foto Leonardo Gentile, Antonio Cataldi e Vincenzo Chiarelli, hanno usato dei paroloni assurdi per dipingere un quadro che esiste solo nella loro morbosa fantasia – queste le parole del sindaco Roberto Siciliani. Cito due frasi ad esempio. La prima è: “La babele politica, altresì, accentua e perpetua la perenne incomunicabilità e il manicheistico contrasto fra la maggioranza”. Un’altra delle tante frasi assurde che hanno scritto è la seguente: “Una società malata ha bisogno di medici, non di stregoni o di istrioni, o di qualche rara comparsa in pubblico di certi “semidei” o “eroi” della politica locale…né tantomeno di qualche demiurgo improvvisato…eccetera eccetera”.
Il fondo lo toccano però quando si chiedono: “Ma possibile che i migliori siano tutti altrove? Possibile che la politica sia il rifugio e il regno dei mediocri e degli intriganti?”. Se così fosse, Gentile, Cataldi e Chiarelli accetterebbero che “i meno tirano i più, se i più trattiene inerzia o asinità”. Cari Amici dell’Udc ma che cosa vi è accaduto? I migliori siete voi? Sono veramente preoccupato. Io mi ero limitato ad evidenziare che voi intervenivate sulla stampa solo ed esclusivamente quando io assegnavo gli assessorati. D’altronde Gentile se n’è andato dalla maggioranza appena io gli ho tolto la nomina assessorile per un rimpasto all’epoca ancora incompleto, qualcun altro voleva o un posto fisso nel municipio o in Giunta come esterno, un terzo ha organizzato una cena in un lido per ottenere il posto di ragioniere del Comune, il quarto voleva che gli assumessi la moglie. Non c’è una sola proposta a firma dell’Udc di Cirò Marina finalizzata al bene della collettività.
Dov’erano le grandi menti? Adesso nel comunicato i tre citano a vanvera le vocazioni del territorio, attribuendo al Comune competenze che sono della Regione, che gestisce miliardi di fondi europei. Pensavate forse di scrivere ad un Assessore Regionale? Perché non sollecitate mai i vostri referenti alla Regione a pressare il Mipaaf per il pagamento ai viticoltori dei contributi per la siccità e per le alluvioni? Volete o non volete il bene dei lavoratori? Oppure non vi muovete perché siete miei avversari? Se così fosse, saremmo nel campo dell’asinità, che citate. Io e la mia Giunta abbiamo messo e stiamo mettendo in campo tutti i progetti che attengono alle competenze comunali. Elenco velocemente: la soluzione della vertenza con la Syndial, la farmacia comunale, i Pac per gli anziani e l’infanzia, l’incontro odierno per la pesca, il museo, il teatro, il prossimo scavo ecc. Ci aggiungo le pressanti istanze alla Regione per la dichiarazione dello stato di calamità naturale, considerati gli ingentissimi danni provocati dal maltempo al centro abitato, alle infrastrutture, all’agricoltura, alle stradelle interpoderali. Non mi piace ripetere sempre le stesse cose. Allora invito il consigliere comunale dell’Udc eletto in quota al partito a relazionare nel prossimo Consiglio Comunale. Ho già chiesto al Presidente Fuscaldo di inserire all’odg il punto “varie ed eventuali”. Invito sin d’ora la popolazione ad assistere al Consiglio per ascoltare gli esponenti dell’Udc locale che parleranno a braccio per illustrare le loro strategie di sviluppo e la loro eccezionale preparazione in tutti i campi del sapere umano, magari supportati dallo scienziato che li fa parlare, mentre noi amministratori comunali prenderemo appunti con molta umiltà. Un’ultima osservazione – conclude Siciliani – ma come pretendete che la gente, afflitta com’è dalla crisi, legga i vostri comunicati strampalati e scopiazzati? Io la gente la ascolto tutti i giorni e vi assicuro che è stanca dei saltimbanchi e mi rimprovera perché vi rispondo, dandovi quella visibilità che non avete mai avuto”.