“Alla luce dei dati pubblicati di Bankitalia da cui si evince chiaramente che la disoccupazione al Sud è diventata non più sostenibile, la cosa che mi meraviglia è l’assoluto silenzio dei nostri rappresentanti istituzionali che non hanno sentito il dovere di spendere una sola parola o una sola proposta riguardo a questo dramma del lavoro che non c’è lo afferma in una nota Salvatore Lucà della Compagnia dei Democratici. Dai dati pubblicati emerge che il tasso di disoccupazione in Calabria ha raggiunto percentuali indicibili. Con tali evidenze, che certificano una disoccupazione al sud doppia rispetto al resto della nazione, nessuno parla di soluzioni e proposte concrete per combattere questa problematica. Le energie e le decisioni dei nostri governanti sembrano piuttosto indirizzate a situazioni che certo non portano benefici concreti alle nostre popolazioni, vedasi a titolo d’esempio le autorizzazioni a iosa per trivellazioni continue vicino le nostre coste.
Una situazione insostenibile quindi, a cui bisogna porre rimedio senza alcuna esitazione. Non è possibile che tutti i nostri giovani, scolarizzati o non, debbano continuare ad emigrare fuori dalla Calabria alla ricerca di una vita dignitosa. Se diamo uno sguardo agli enti locali ed in particolare a tutte quelle comunità che usufruiscono delle Royalties per l’estrazione del metano, in primis al Comune di Crotone, la prima evidenza che emerge è uno scarso (forse nullo) utilizzo di dette risorse per incentivare l’occupazione presso le nostre imprese le quali potrebbero riorganizzarsi ed affrontare questo mercato globale con un altro piglio. E invece nulla: in questi territori di tutto si parla meno che di PMI, le quali sono tenute in considerazione solo per pagare imposte e tasse locali indicibili. Alla stessa stregua e con altre risorse, forse ancora molto più importanti, i nostri rappresentanti regionali, nazionali ed europei, potrebbero far divenire i nostri territori luoghi di vera e concreta occupazione mediante una opportuna attività di riprogrammazione delle risorse comunitarie. Il momento storico che stiamo attraversando impone scelte serie e coraggiose. I nostri disoccupati non posso più aspettare”.