Il Patronato INCA-CGIL e la CGIL di Crotone esprimono viva preoccupazione per il presunto taglio strutturale di oltre il 30 per cento di risorse al fondo Patronati. “Tale decisione del Governo è gravissima, inaccettabile e immotivata”. E’ quanto afferma Francesco Lavigna, Direttore dell’Inca di Crotone. “Se venisse confermato il testo della legge di Stabilità per i patronati si tratta di una stangata che pregiudicherà l’attività di assistenza e di tutela che questi istituti offrono in forma gratuita a milioni di cittadini e cittadine ogni anno”. “Il governo ignora quanto il lavoro dei Patronati incida positivamente sulla pubblica amministrazione che lui stesso intende riformare, tagliando gli sprechi”.
“Soltanto qualche giorno fa – precisa Lavigna -, in occasione della presentazione del bilancio sociale dell’Istituto previdenziale, è stato sottolineato che, senza l’attività dei Patronati, la pubblica amministrazione dovrebbe aprire e gestire circa 6 mila uffici permanenti e per l’Inps, questo si tradurrebbe in un aumento degli organici di 5.350 unità. In termini economici, il sistema dei patronati garantisce un risparmio annuo di 564 milioni di euro per l’Inps occorrenti per garantire annualmente gli stessi servizi”. Secondo il Direttore dell’Inca, “il taglio di 150 milioni di euro e la riduzione dell’aliquota di prelievo dei contributi previdenziali obbligatori, già a partire dall’anno in corso, significa mettere in ginocchio la rete degli sportelli dei Patronati che in questi anni di crisi ha rappresentato l’unico istituto di welfare al servizio soprattutto di coloro che non possono permettersi di pagare un consulente privato per ottenere le prestazioni previdenziali e assistenziali cui hanno diritto e che stanno soffrendo più di molte altre categorie le conseguenze di una crisi disastrosa”.