Cari onorevoli Nicodemo Oliverio e Nico Stumpo, a voi mi rivolgo da pidiessino che vota PD e che vuole un PD che nè sia “ licenziato”, nè sia qualificato come un gruppo di “primedonne in cerca di protagonismo”, che, con schegge impazzite, realizzi scissioni rovinose per il bene comune; da pidiessino che vuole un PD partito del presente per il futuro e non una comune anarchica, senza Patria e senza Stato, in cui la democrazia è ritenuta una dittatura. La vigilia delle primarie per la individuazione del candidato a Governatore della Regione Calabria ha registrato due tentativi, debolmente sostenuti, di commissariamento del Circolo di Ciro’ Marina motivato da poco da inagibilita’ e faziosità della segreteria, conclamando così una divisione insanabile, culminata nella vicenda della chiave del circolo che mass media “bonisti” ad arte hanno stigmatizzato a livello regionale. Il risultato delle elezioni regionali del 23 novembre 2014, in cui con “magna pars” dei miei 25 (e)lettori ho votato per Tonia Stumpo (che, per come ci si era impegnati doveva ottenere un numero maggiore di preferenze, al pari di Arturo Pantisano), ha consegnato al PD un deludente (ma prevedibile) 17.73 per cento con appena 722 voti e un bailamme di veleni, che martedì 25 novembre, inopportunamente, dava la caccia all’untore in un infantile grillismo di rivalsa.
Le cose, cari onorevoli, non vanno bene e se dovesse essere mantenuto lo status quo del circolo, andranno ancora peggio e alle comunali, ormai prossime, il PD si vedrebbe sorpassato da Altri e si presenterebbe mesto e spoglio da ogni giusta velleità rappresentativa. Chi e quanti per motivi politici si dichiarano divisi (la giusta ambizione a Sindaco della città è motivo politico di divisione perché basata su un diverso “pensiero” di crescita e di sviluppo) si siedano insieme, ma cari onorevoli, alla vostra presenza e alla presenza del segretario provinciale, e possibilmente regionale. Cirò Marina non è un paesello e le sue “sofferenze” vanno valutate e superate. Il PD ce la può fare. La elezione di Mario Oliverio – il grande Mario!! – a Governatore della Calabria è la speranza divenuta ormai certezza – la fiducia che al mattino ti consegna un giorno tutto nuovo – che insieme si può fare, che uniti si può vincere la sfida per l’affermazione del bene comune: basta parlare ad una platea più larga di contenuti e di futuro. Cari onorevoli, datevi da fare, e presto, perché il dialogo ritorni a Ciro’ Marina, perché chiunque si distacchi dal coro non sia sospettato di chissà quali assassini, perché l’indignazione sia il sentimento di rivolta però per l’affermazione dei diritti della gente comune. Stiamo insieme, e tutti, senza dividerci sul sesso degli angeli e le paranoie collettive secondo cui si guarisce dalla peste dando la caccia all’untore.
Antonio Luigi Ruggiero