Sono trascorsi 70 anni dal 27 gennaio 1945 quando l’esercito dell’Armata Rossa entrò nel campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono per la prima volta al mondo l’orrore del genocidio nazista. L’apertura dei cancelli mostrò al mondo intero non solo molti testimoni della tragedia ma anche gli strumenti di tortura e di annientamento utilizzati dentro a quel lager nazista. Sino a quel momento ad Auschwitz erano stati uccisi oltre 1 milione e centomila esseri umani. Le truppe sovietiche trovarono circa 7.000 prigionieri ancora in vita. Inoltre, furono trovati migliaia di indumenti abbandonati, oggetti vari che possedevano i prigionieri prima di entrare nel campo e otto tonnellate di capelli umani imballati e pronti per il trasporto. Dopo la sua dismissione il campo di concentramento di Auschwitz è divenuto un luogo simbolo, dedicato alla memoria delle vittime. Dal 1979 è patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Auschwitz e i resti delle camere a gas sono aperte al pubblico.
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