Tragedia Bevacqua, ad un mese dalla drammatica scomparsa del docente universitario rossanese, barbaramente ucciso in Tunisia, il Sindaco Antoniotti scrive al Ministero degli Affari Esteri presso la sede della Farnesina per chiedere l’avvio di ogni utile azione che faccia piena e circoscritta chiarezza sulle circostanze che hanno portato alla morte del nostro concittadino. Inoltre, sono già state esperite tutte le pratiche per l’intitolazione di una via cittadina al giovane professore.
In merito alla tragedia di cui è stato vittima il Prof. Massimo Bevacqua – scrive il Primo cittadino nella missiva inoltrata lo scorso mercoledì 25 febbraio 2015 al Ministro On. Paolo Gentiloni e all’Ambasciatore d’Italia presso la sede di Tunisi, S.E. Dott. Raimondo De Cardona – docente presso le università di Roma, Urbino e Tunisi, deceduto nel domicilio di Sidi Bou Said (Tunisia) nella notte tra il 3 ed il 4 Febbraio 2015, chiedo agli eccellentissimi esponenti del Governo di voler avviare ogni utile azione affinché si faccia piena e circoscritta chiarezza sulle circostanze che hanno portato alla prematura e drammatica morte del nostro concittadino. Vogliamo che sia fatta giustizia, soprattutto perché viviamo in un clima sociale internazionale in cui contrasti e frizioni tra popoli e diverse culture si stanno acuendo, anche a causa di simili accadimenti luttuosi che, se non opportunamente chiariti, susciterebbero tra la gente ancora più confusione e rabbia. Nel frattempo, così come annunciato alla cittadinanza, nel corso della cerimonia funebre lo scorso martedì 10 febbraio 2015, il Sindaco Antoniotti ha avviato tutte le procedure amministrative e burocratiche per l’intitolazione di una via cittadina al Prof. Bevacqua, arabista e docente presso le università di Cartagine, Roma e Urbino e all’Istituto italiano di cultura di Tunisi. La figura di Massimo rimarrà per sempre impressa nella memoria della nostra Città e di tutti i rossanesi.




