L’instancabile lavoro di promozione e diffusione dell’evento, voluti e attuati dal Sindaco, Roberto Siciliani e dall’assessore alla cultura, Sergio Ferrari, negli ultimi giorni “poco presente” per problemi di salute, ma non per questo meno attivo, hanno fatto sì che l’acrolito di Apollo Aleo, slittasse la sua partenza annunciata per il 15 aprile, rimandando, “… per ora” ha aggiunto il Sindaco, il suo ritorno a Reggio Calabria, il 15 maggio prossimo. A darne ufficialmente notizia lo stesso Sindaco, che ha colto l’occasione “per ringraziare la dott.ssa Maria Grazia Aisa, anche come curatrice della mostra e direttrice del Museo, per avere perorato e ottenuto la proroga e naturalmente il Soprintendente della Calabria, dott. Francesco Di Gennaro, per averla consentita con rara sensibilità”. Sarà stato anche, forse, San Cataldo, che ha avrà fatto opera di intercessione con le autorità, considerato che la sua celebrazione è come tutti gli anni, prossima, cioè il 10 maggio, o più verosimilmente, come dicevamo, l’opera insistita e motivata dell’Amministrazione Comunale che con un lavoro avviato subito dopo il suo insediamento, quattro anni fa, aveva inserito nella sua programmazione un forte investimento in termini culturali.
Un investimento che non poteva che partire, fra le tante altre cose, dalla definitiva sistemazione del Museo archeologico, e quindi dal mettere in campo tutte le iniziative e azioni che avrebbero potuto vedere il ritorno, dopo 91 anni, di uno dei reperti archeologici della Magna Grecia più importanti e preziosi rinvenuti, la Testa di Apollo Aleo. E’ cronaca di questi giorni, il grande clamore e impatto positivo che l’evento ha prodotto nella città. Oltre 5000, visitatori, una lectio magistralis, tenuta dalla soprintendente, Maria Grazia Aisa e, per concludere, sabato scorso, l’arrivo anche dello stesso Governatore della Calabria, Mario Oliverio (vedi foto). Durante l’incontro, come ci ha confermato il Sindaco, Roberto Siciliani, che in questi giorni è stato comunque in stretto contatto con il suo Assessore Sergio Ferrari, era stata evidenziata allo stesso presidente della Regione, l’opportunità e utilità della permanenza dell’Acrolito a Cirò Marina, vuoi per orgoglio cittadino, vuoi soprattutto per le ricadute in termini di diffusione culturale legata a questo tipo di turismo archeologico che, sicuramente, molti ci invidiano e che sicuramente potrà portare benefici anche di tipo socio economico.
L’auspicio infatti, ci ha dichiarato l’assessore Sergio Ferrari, sentito telefonicamente, è che, si possa fare un’ulteriore deroga al 15 maggio prossimo, nella certezza che la bandiera verde e la prossima bandiera blù, saranno ulteriori elementi che potranno rafforzare la visibilità della città e quindi del territorio. Dal lato economico, viste le numerose richieste e prenotazioni di visite guidate pervenute, si starebbe pensando, superato questo primo momento inaugurale, di instituire un biglietto d’ingresso di uno o due euro che potrebbe aiutare a sostenere, in piccola parte, le innumerevoli spese che la gestione museale comporta, a cominciare dal rinnovo della fidejussione. Intanto, l’invito che possiamo rivolgere a tutti, soprattutto al mondo della scuola, è di diffondere e andare a visitare questo nostro “tesoro”, in attesa che nel mese prossimo sia dato inizio ai lavori di sistemazione del parco archeologico a Punta Alice, dove è stata rinvenuto l’acrolito e da dove è partito tutto a cominciare dal primo progetto di riqualificazione del sito archeologico e del museo redatti dal compianto architetto Stefano Mingrone e dall’architetto, Mario Patanisi nel lontano 1982, sindaco l’avv.to Corrado Pugliese.