Primo maggio festa del lavoro. Ma è ancora attuale la festa? La risposta a questa manifestazione arriva dall’enorme disoccupazione sempre in aumento e scrutando l’orizzonte non s’intravede nessuna inversione di rotta. Crotone è la città che più delle altre sta pagando un prezzo altissimo al non lavoro in tutti i settori. Un’intera città stanca e sfiduciata per l’enorme disoccupazione giovanile e per la continua perdita di posti di lavoro. Gli ultimi segnali della perdita d’occupazione stanno arrivando dalla Soakro i cui lavoratori non si pagano da mesi, dall’aeroporto Sant’Anna in stato di fallimento, dalle società partecipate della provincia in via di smantellamento. Situazioni negative che i cittadini
evidenziano quotidianamente nei confronti delle istituzioni considerati non adeguati a rappresentare ed eliminare la sofferenza di una città che è isolata anche per la mancanza di adeguati servizi. Negli ultimi giorni la protesta di molti cittadini si è ampliata e come bersaglio è stato individuato il sindaco della città capoluogo, Peppino Vallone, cui chiedono di continuo le dimissioni.
L’argomento più gettonato che risalta nella protesta l’Aeroporto Sant’Anna ancora in coma per non essere uscito dallo stato fallimentare. La protesta nei confronti di Vallone è stata consistente anche in occasione del primo maggio in piazza della resistenza. A protestare consiglieri comunali di opposizione che denunciano i ritardi della mancata convocazione del civico consesso. Convocazione che avverrà il sette maggio 2015 con, all’ordine del giorno, due punti:
Approvazione rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2014; Problematica Aeroporto S. Anna.
Ed a proposito del ritardo delle convocazioni il consigliere Fabrizio Meo ha detto:
“Il sette maggio il consiglio comunale s’interrogherà sulla questione aeroporto e sarà illustrerà la situazione in cui ci siamo cacciati. Se i 500 mila euro fossero stati versati dal comune un mese addietro, oggi non ci troveremo con l’aeroporto dichiarato fallito. In questo momento invece i soldi non sono disponibili in quanto non è stato approvato il bilancio di previsione. È stata data la proroga al fallimento da parte del tribunale che consente di andare avanti ancora per qualche mese con i voli da e per Crotone, ma rimane sempre la spada di Damocle del fallimento se non sarà risanata del tutto la questione economica che ammonta a circa sei milioni di euro”.