Con una lettera inoltrata al responsabile del Sud Italia dell’Italgas, Nunzio Ingiusto, l’Assessore Sergio Ferrari, ha invitato la stessa Azienda ad effettuare un sopralluogo tecnico-amministrativo nella città, onde verificare la possibilità di un implemento della rete di distribuzione gas del centro, soprattutto nelle aree ad elevata densità abitativa, in particolare a sud di Via Togliatti dove sono allocate l’Asl, i VVFF, Via Torrenova, per verificare e soddisfare le numerose esigenze e richieste che pervengono dai cittadini, privi allo stato della fornitura. Dopo diverse sollecitazioni e contatti precedenti, questo incontro è avvenuto nel palazzo di città, presente lo stesso dott. Nunzio Ingiusto e l’Assessore Ferrari, salutati infine dallo stesso Sindaco Roberto Siciliani.
L’incontro, molto tecnico e soprattutto pratico, ha messo in evidenza la necessità di effettuare un tutoraggio delle aree dove dovranno essere impiantate le tubazioni e la necessità da parte dell’Ente, onde ottenere delle tariffe il meno costose possibili per gli utenti. Questa analisi sarà presto esperita attraverso la divulgazione di un questionario che sarà presto distribuito ai cittadini delle zone interessate per verificare la reale volontà di ottenere il servizio, che comunque dovrà essere sostenuto dagli stessi. Intanto, l’Assessore Ferrari, preliminarmente ha ottenuto la conferma che ogni cinque metri di linea, si potrà avere un contatore gratis, il che già di per sé permetterà di abbassare la quota pro capite e, se le richieste dovessero essere sufficientemente numerose, si potrebbe ulteriormente abbassare la quota di attivazione dell’erogazione. Un servizio che a molti comincia a servire in maniera pressante, per eliminare, anche in termini di ambiente e sicurezza generale, gli inconvenienti determinati dai bomboloni e bombole. A presto quindi la distribuzione delle schede questionario che ognuno dovrà compilare se interessato a ricevere il servizio.
E x il lungomare nord niente?
Per il signor Giancarlo…..la differenza tra la bombola e l’impianto a metano è che non si corre il rischio, nei giorni di festa, di restare senza o mentre si fa la doccia l’acqua viene fredda perchè il gpl è finito. Vogliamo parlare del riscaldamento invernale…io ho provato di tutto dal caminetto alle bombole, ai condizionatori, alla caldaia a pellet…se ci fosse stato da subito il metano, come il costruttore aveva promesso, mi sarei risparmiato un bel po’ di soldi e avrei avuto un po’ più caldo.Sono d’accordo per un contributo da parte del comune nella realizzazione del progetto.
certo che la frase”… che comunque dovrà essere sostenuto dagli stessi..” Una domanda..perchè il Comune non partecipa economicamente alla realizzazione della nuova rete gas in maniera tale da gravare in minima parte sui cittadini? in fin dei conti noi abbiamo pagato gli oneri di urbanizzazione quando abbiamo realizzato le nostre case..se devo pagare cifre esorbitanti, sinceramente mi tengo il mio bel bombolone che mi piace anche a vederlo…
Vorrei sapere, visto che sono da anni nel settore e non conoscevo questa differenza, dall’autore dell’articolo, quale sarebbe “in termini pressanti di ambiente e sicurezza” la differenza, per l’ambiente e la sicurezza, fra gpl (contenuto nelle bombole) e metano (distribuito con la condotta). Tutti e due, se gli impianti sono a norma, hanno lo stesso indice di pericolo, e mentre la bombola ogni 20-30 giorni viene sostituita e viene controllato l’allaccio, per il metano, una volta fatto l’impianto, il controllo è lasciato al caso. Per non contare i gli esorbitanti costi di allaccio.