Un evento negativo ambientale nel periodo meno indicato dell’anno, quando le vacanze sono iniziate da alcuni giorni, difficilmente si dimenticherà a breve. Lo sversamento di liquami nella spiaggia del lungomare di Crotone ha provocato alla città enormi d’anni d’immagine ed economici tant’è che la Confcommercio, tramite il suo presidente, ha diramato il seguente comunicato:
Ciò che si sta verificando in questi ultimi giorni in città supera l’immaginazione: il continuo versamento di liquami nel nostro mare sta producendo danni in termini di salute, immagine ed economia.
Gli operatori turistici rimangono impietriti dinanzi a questa situazione che si manifesta proprio nel mese in cui la città dovrebbe indossare l’abito migliore per accogliere gli ospiti provenienti da ogni parte d’Italia.
I danni che tale circostanza sta provocando sono enormi poiché coincidono con la settimana più importante dell’anno. Le foto che stanno impazzando sui social stanno ulteriormente peggiorando la situazione riducendo l’immagine del nostro mare ad uno scarico fognario a cielo aperto.
Apprezziamo l’intervento degli enti preposti per risolvere il problema, ma questo non basta affatto visto che del problema si è a conoscenza da anni e non è stato affrontato.
Gli operatori turistici rappresentati dal SIB (Sindacato italiano balneari) e dalla FIPE (federazione italiana pubblici esercizi) chiedono che una volta tanto emergano le vere responsabilità dell’accaduto, riservandosi di richiedere i danni per i mancati incassi cagionati dalla drammatica situazione che si sta verificando.
Non è volontà degli operatori quella di esasperare la situazione o non voler comprendere le difficoltà che gli enti vivono quotidianamente, ma non si può pensare che il privato debba sempre subire pazientemente le inefficienze pubbliche che arrecano danno a famiglie dei titolari e dei loro collaboratori.
Pronti a fornire la nostra collaborazione in tutte le sedi opportune per migliorare i servizi pubblici essenziali a fornire a cittadini ed attività la giusta dignità, attenderemo, non per molto comunque,risposte accompagnate da atti concreti mirati a programmare strutturalmente e a lungo termine, senza trovarci sempre a dover gestire le emergenze.
La risposta dell’assessore Michele Marseglia:
Si è trattato di un intervento delicato. Rimuovere alcune ostruzioni sono state necessarie pompe di autospurgo ad oltre 150 atmosfere. Nessuno si è risparmiato in questi frangenti avvenuti tra l’altro in un periodo particolare.
L’amministrazione Comunale, come noto pur non avendo specifiche competenze essendo demandata a Soakro la gestione e manutenzione dell’impianto fognario, proprio per le difficoltà specifiche che vive la società e per l’emergenza verificatasi ha impegnato uomini e mezzi affidando il servizio di spurgo a ditta privata utilizzando fondi rivenienti da trasferimenti regionali. Oltre alle azioni suddette si è provveduto alla rimozione ed al conferimento in discarica della sabbia riveniente dalle aree dove si è verificato lo sversamento.
E’ stato inoltre istituito un presidio permanente h24, coordinato dal dirigente Lavori Pubblici che effettuerà azioni di monitoraggio quotidiano e per eventuali interventi di carattere straordinario. Siamo in constante contatto con Arpacal che ha già effettuato e ripeterà più volte le analisi di cui naturalmente sarà data contezza alla cittadinanza.
Attualmente vige un solo divieto di balneazione temporaneo nel tratto di litorale pubblico antistante viale Gramsci all’altezza dell’incrocio con via Mori.
Comprendiamo e ci siamo fatti carico da subito del rammarico della gente, degli operatori del lungomare, dei bagnanti, che abbiamo raccolto direttamente sui luoghi dove siamo stati nelle ore dell’emergenza e dove continuiamo ad essere costantemente per monitorare la situazione.
A queste persone confermiamo che si è operato con il massimo impegno non solo da parte del Comune ma di tutti gli enti che, con grande attenzione, hanno collaborato alla task force istituita dal sindaco Vallone che immediatamente è stata messa in campo.




