
Un successo la festa dell’emigrante alla sua prima edizione organizzata dall’associazione “Sei di Cirò se…” presieduta dal restauratore Franco Golino che ha visto la partecipazione anche della Pro-Loco che ha inserito nell’occasione la scrittrice Domenica Milena Arcuri Rossi , che ha presentato ai cirotani ed ai numerosi emigranti intervenuti il suo ultimo libro dal titolo:”Il profumo degli ulivi”. “ Sono molto legata alla mia terra ha detto la scrittrice calabrese Arcuri- anche se vivo in Friuli, il mio paese risiede nel mio cuore”. Il mio racconto ha detto – tratta di una storia straordinaria e vera, ma di altri tempi, di una famiglia illustre, ambientata in un borgo antico incantevole, collocata nella Calabria ionica dei primi del 900, abbarbicato sui pendii di una collina pullulante di ulivi che si staglia come una verde scalinata verso il cielo.

E’ la storia della mia famiglia-prosegue- sono gli odori i colori i ricordi, che prendono il sopravvento regalandomi il premio del cuore. Rivolgendosi ai giovani ha detto:” Mantenete sempre vivo i ricordi e le proprie radici, la storia deve vivere nella memoria, non c’è presente se non c’è passato. E’ intervenuto il sindaco Mario Caruso, l’assessore allo spettacolo Francesco Durante, i quali hanno proposto di creare un parco letterario. Anche la presidente della Pro-Loco Rosaria Frustillo in proposito ha riferito di avere intenzione di creare un angolo della biblioteca dedicata alla cultura cirotana. La serata è stata allietata dai balli tradizionali della scuola di ballo “Ypscron”,dal cantante melodico Toni Di Paola, e da numerose pietanze tipiche che tutto il gruppo ha preparato per il numeroso pubblico intervenuto . La manifestazione si è svolta sul nuovo belvedere di Mavilia tappezzata per l’occasione di antiche fotografie di emigranti e di documenti storici di quando i cirotani emigravano verso le Americhe, l’Australia la Germania, lasciando spesse volte i loro cari in paese. Tanti complimenti per la riuscita della manifestazione sono andati al presidente Golino e alla Pro loco artefici di aver messo l’attenzione su un problema tanto importante e purtroppo ancora attuale.




