Continuano gli incontri tra i vari partiti e movimenti di ogni colore politico in previsione delle prossime elezioni amministrative ma ancora nessun nome è stato ufficializzato per essere candidato a Sindaco.
L’ufficialità del nome dovrà avvenire, stando a quello che affermano tutti i partiti, dopo l’intesa sul programma da mettere in essere nel prossimo quinquennio per risollevare Crotone dal precipizio in cui è finito.
Nell’attesa si vorrebbe sapere da parte dei cittadini: fino alla prossima primavera (le elezioni dovrebbero esserci il 5 giugno) Crotone continuerà ad essere gestita almeno nell’ordinario giacché dei problemi atavici che investono la Città (un lungo elenco) si fanno solo enunciazioni senza risolverne alcuno? Due esempi importantissimi: il caso Marrelli Hospital e l’interruzione idrica per disservizio.
Sul primo caso i responsabili de Laboratorio Crotone idee in Rete affermano:
“Ci spiace ancora una volta rilevare la totale assenza di comunicazione tra i rappresentanti istituzionali locali e i cittadini: un flusso interotto, o forse mai iniziato, di informazioni tra i delegati dei cittadini e la società civile tutta. Il caso Marrelli Hospital ripropone, al di là della vicenda dell’imprenditore, il vuoto della politica. Non è accettabile che a prescindere dalle dirette responsabilità non si registrino comunicazioni, interventi da parte di chi non ha mancato di esplicitare la propria vicinanza al Gruppo Marrelli, vedi fiaccolate, consiglio comunale aperto, incursioni catanzaresi nell’ufficio del commissario Scura. Non è nella mission del Laboratorio recriminare, fare processi o denunciare, ma sicuramente è nella natura e nell’essenza stessa del Laboratorio richiamare l’attenzione sui problemi, ricordare che c’è una buona parte della società che non dimentica, che attende informazioni, che esige spiegazioni. Il caso Marrelli Hospital e l’assurdo silenzio calato nuovamente sulla vicenda, non ci piace, e al Gruppo Marrelli vogliamo dimostrare e offrire il nostro apporto e supporto affinchè la politica ritorni ad adempiere alle sue funzioni di tramite, di strumento al servizio della collettività. Alla politica locale non imputiamo dirette responsabilità nei ritardi, che ormai assumo il contorno di un disegno o piano finalizzato alla comprimissione oltre che del progetto impreditoriale del Gruppo Marreli, anche di un’intera collettività affamata di servizi e anche di lavoro. Alla politica, ai rappresentanti istituzionali rimproveriamo la mancanza di aderenza alla tessuto sociale e l’incapacità di rivendicare per un intero territorio la legittimità di una decisione. Il commissario Scura prima della fine del 2015 aveva assicurato che il decreto di autorizzazione sarebbe arrivato, il vecchio anno si è chiuso con impegno da parte del commissario Scura e un impegno da parte del Gruppo Marelli, ad oggi 9 febbraio il Gruppo Marrelli ha ottemperato al proprio impegno assumendo 80 unità, il commissario Scura invece tace. Non pretendiamo, anche se ne avremmo diritto, soluzioni, ma esigiamo di essere a conoscenza dei fatti: la politica ristabilisca i rapporti con la società. Intanto Laboratorio Crotone vuole ufficialmente offrire il proprio sostegno al Gruppo Marrelli, Laboratorio Crotone sarà al fianco dell’imprenditore e dei lavoratori in ogni manifestazione o protesta che intenderanno portare avanti”.
A proposito dell’interruzione idrica per disservizio il parere de “Amici Beppe Grillo Crotone”
Noi del MeetUp “Amici Beppe Grillo Crotone” cogliamo l’occasione delle ennesime rotture dell’impianto di distribuzione dell’acqua potabile della città di Crotone, per sottolineare che questa situazione non è accettabile. Negli ultimi decenni, i partiti che hanno amministrato la nostra città, tra le tante opere messe in cantiere, non hanno mai pensato alle vere esigenze dei crotonesi.
La rete idrica è continuamente interessata da perdite e guasti che recano grande disagio alla cittadinanza tutta e nessuno ha ritenuto fosse una reale necessità a cui mettere mano. Questa classe politica, lontana dai cittadini, ha preferito lasciare la popolazione a secco per giorni, ovvero inondare strade e mare di liquami. E’ inaccettabile un tale disagio, che investe i cittadini, ma anche e soprattutto le attività commerciali, uffici pubblici, scuole nel vivere quotidiano. Ormai, in questa città, ci siamo quasi rassegnati anche a fare meno dell’acqua, a causa di un’amministrazione pubblica assente. Riteniamo che sia necessario attingere a tutti i possibili fondi, anche di emergenza, per rifacimento rete idrica e fognaria per le reali esigenze della città. Inoltre, non si può attendere altro tempo per verificare, chiudere e sanzionare tutti gli allacci e gli scarichi abusivi, con la creazione di un sistema di monitoraggio attivo dei flussi nelle reti. Non per ultimo, bisogna ripristinare le condizioni naturali dell’Esaro e del Pignataro, con tecnologie di aerazione artificiale. L’acqua è sempre stata una risorsa preziosa ed indispensabile per la vita dell’uomo e di ogni essere vivente. E’ importante prendere coscienza che l’acqua è un bene comune e che non bisogna sprecarla ed inquinarla, se vorremo mantenere la vita sul nostro pianeta. Per questi motivi, è necessario che la gestione del ciclo idrico integrato sia pubblico e non privatizzato. Solo dove c’è acqua c’è vita e noi, a Crotone, vogliamo la VITA”.