“È un’altra grande giornata per i cittadini e per il nostro Paese. I cittadini possono e devono credere nelle istituzioni e sentirsi più sicuri”. Ha commentato così il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, complimentandosi nel corso di una lunga telefonata con il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette, per l’operazione “Viceré”, conclusa con successo oggi a Catania. Sono stati 109 gli arresti nel maxiblitz, tutte accusate a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni, detenzione e traffico di stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi e altri reati. Azzerato il clan Laudani, storico alleato della famiglia di Cosa nostra dei Santapaola-Ercolano, arrestate tre donne a capo della cosca.
“Lo Stato ha inferto un altro durissimo colpo ai sistemi criminali – ha dichiarato il ministro – smantellando una delle cosche più pericolose e attive di Catania ed eseguendo provvedimenti restrittivi in Italia e all’estero per 109 persone, legate a vario titolo al clan Laudani. Con l’operazione “Viceré” portata a segno, con un lavoro straordinario, dai Carabinieri di Catania, coordinati dalla Dda della Procura distrettuale catanese, è stato possibile ricostruire la mappa della cosca, fino ai rapporti tenuti con la ‘ndrangheta di Reggio Calabria, disegnando l’intera mappa criminale che l’ha vista protagonista di efferati delitti e di brutali estorsioni condotte anche con un’autonomia criminale rispetto a “cosa nostra”, autonomia conquistata con violenza e spietatezza”.